MILANO – Si chiama “A prova di cuore” il programma di prevenzione messo in campo dalla Regione Lombardia per la diffusione e l’utilizzo di DAE, defibrillatori semiautomatici esterni nei luoghi pubblici.
Il progetto, reso possibile da un finanziamento messo a disposizione dal ministero della Salute attraverso l’Azienda regionale emergenza urgenza AREU, per un ammontare di 1,3 milioni di euro, ha l’obiettivo di ridurre i decessi causati da arresto cardiocircolatorio che in Italia si stimano in circa 60.000 ogni anno.
La medicina ha dimostrato che nel caso di arresto cardiaco un tempestivo e adeguato interevento di pronto soccorso può letteralmente salvare la vita . Per questo motivo la Regione Lombardia ha investito in un progetto che può contribuire a salvare fino al 30% delle persone che ogni anno nella regione sono colpite da arresto cardiaco in luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro (dati rilevati dal 118 Lombardia).
Il progetto “A prova di cuore” si svilupperà nel’arco di 24 mesi nel corso dei quali oltre alla definizione dei criteri di distribuzione e manutenzione dei DAE e loro collocazione verranno parallelamente pianificati e realizzati diversi interventi formativi. Alla diffusione degli strumenti deve infatti correre parallela la diffusione delle conoscenze che possano permettere a un largo numero di cittadini di conoscere le manovre di rianimazione cardiopolmonare mettendo loro in grado di intervenire adeguatamente in caso di emergenza non solo nei luoghi pubblici ma anche presso le abitazioni private, dove statisticamente sono più numerosi i casi di arresto cardiaco.
Per permettere la massima diffusione, il monitoraggio e la valutazione del progetto sarà predisposto un registro delle persone formate, che saranno scelte in base a specifici criteri, e saranno realizzate campagne di comunicazione rivolte a tutta la popolazione.
Per approfondire: Defibrillatori salvavita nei luoghi pubblici.