ROMA – Il Gruppo tecnico sanità veterinaria e sicurezza alimentare del Coordinamento interregionale interdisciplinare per la Sicurezza alimentare del ministero della Salute ha approvato il “Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM (organismi geneticamente modificati) negli alimenti” che sarà attuato nel triennio 2012-14.
Il documento, in applicazione dei Regolamenti (CE) 1829/2003 e 1830/2003, e del Regolamento (CE) 882/2004, ha lo scopo di facilitare la programmazione e di uniformare le attività svolte sul territorio dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali e all’importazione attraverso gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF ) del ministero della Salute.
Il Piano è il frutto di un lavoro di collaborazione fra il ministero, le regioni e le province autonome, l’Istituto superiore di sanità e il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) istituito presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e ha lo scopo di:
- “Programmare e coordinare, attraverso criteri uniformi, le attività mirate alla verifica della conformità degli alimenti ai requisiti di autorizzazione ed etichettatura richiesti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di OGM;
- garantire il flusso di informazioni dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano alle Autorità centrali e conseguentemente alla Commissione europea;
- fornire a tutti i soggetti coinvolti una visione complessiva dei risultati regionali e nazionali, importante per le successive programmazioni.”
Ulteriore funzione del Piano nazionale è il raggiungimento degli obiettivi in materia di sicurezza alimentare. Il documento, dopo un’introduzione sugli obiettivi, sulla definizione dello sfondo normativo e le modalità di attuazione si occupa nel dettaglio di programmazione regionale, attività di vigilanza e controllo sul territorio e per l’importazione e modalità di campionamento e analisi, individuando quindi le principali matrici, gli alimenti da sottoporre al controllo e i criteri da adottare da parte degli USMAF, e da ogni Regione e Provincia autonoma per l’adozione di un proprio Piano regionale di controllo ufficiale.
Per garantire il corretto flusso delle informazioni sui controlli effettuati dalle Autorità sanitarie in ogni regione/provincia l’ultima sezione è dedicata a definire le modalità di trasmissione dei dati e le modalità di elaborazione del rapporto annuale.
Per approfondire: Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti (PDF).