ROMA – Pubblicato dall’INAIL, Dipartimento Igiene del Lavoro, Settore per le verifiche autorizzative ed ispettive, il “Rapporto annuale sulle apparecchiature diagnostiche risonanza magnetica Total body di tipo fisso installate in Italia al 31 dicembre 2011”.
Il censimento 2011 è frutto del processo di informatizzazione dell’archivio del dipartimento che, a partire dal 1985 contiene tutte le comunicazioni di avvenuta installazione prodotte dalle strutture sanitarie, preventivamente autorizzate, che si mettono così a disposizione degli organi di vigilanza ed evidenziano le modalità con cui si attengono alla normativa di sicurezza per l’installazione e uso di detti macchinari.
L’informatizzazione dell’archivio è stata completata nel 2009, e, a partire da quella data tutte le apparecchiature Total body del tipo fisso risultano schedate in un database di archiviazione elettronica che, oltre a porsi quale esempio di “socializzazione del dato di prevenzione”, come richiesto dal D.Lgs. 81-08, rappresenta un innegabile strumento per pianificare l’attività ispettiva.
La struttura del database permette infatti la possibilità di analizzare i dati in modo comparato e desumere da questi quali siano le priorità in materia di attività ispettiva da espletare.
Sono quindi cinque le sezioni in cui ogni macchinario viene schedato:
- La sezione anagrafica definisce la struttura sanitaria e individua i responsabili gestionali del presidio, con specifico riferimento agli aspetti di sicurezza, ed esplicita le caratteristiche tecniche principali del tomografo RM di cui trattasi;
- la sezione documentale consente l’analisi dei documenti forniti in allegato alla “Comunicazione di installazione” e la loro conformità ai requisiti di legge previsti dagli standard di sicurezza vigenti;
- la sezione tecnica, riguarda le caratteristiche dei dispositivi di sicurezza, tra cui l’impianto di ventilazione e la Gabbia di Faraday), e raccoglie i risultati dei controlli di qualità periodici;
- la sezione gestionale prende in considerazione le modalità di gestione delle attività diagnostiche all’interno dei locali/aree previsti;
- la sezione ispettiva permette di accedere a tutte quelle informazioni relative all’attività di controllo posta in essere dagli ispettori del Settore e consente la pianificazione dell’attività. La raccolta di dati standardizzati permette infine il confronto dei risultati con quanto desumibile dalla casistica nazionale.
Alla data del 31 dicembre 2011, sono 1041 le apparecchiature RM Total body di tipo fisso installate sul territorio nazionale, operanti e comunicate, e quindi inserite nel database secondo una classificazione che tiene conto di:
- Tipologia di magnete utilizzato: superconduttore, permanente o resistivo;
- valore del campo magnetico statico: fino da 2 T, superiore a 2
Il censimento letto in maniera comparata può dare conto di dati che riguardano la distribuzione geografica degli stessi, le diffusione in strutture pubbliche o strutture private ed altri dati.
Nelle conclusioni il rapporto enuncia quindi le funzioni dell’archivio informatizzato e la necessità di procedere con un’analisi statistica del campione di interesse al fine di:
- “Fornire indicazioni sempre più pregnanti ed autorevoli;
- mettere in luce in modo scientificamente oggettivo quelle che sono le principali criticità che si presentano, in termini di prevenzione e sicurezza, nelle Strutture Sanitarie italiane che svolgono attività di diagnostica per immagini con risonanza magnetica;
- ispirare, suggerendoli anche alle associazioni scientifiche e professionali interessate, i contenuti che dovrebbero essere più opportunamente sviluppati nei programmi di formazione/informazione che, ai sensi di legge, le strutture sanitarie sono tenute a garantire al personale direttamente coinvolto nella gestione del sito RM, anche ai sensi di quanto in merito disposto dal D.Lgs. 81/08.”
Per approfondire: Rapporto annuale sulle apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica total body di tipo fisso installate in Italia: censimento al 31 dicembre 2011 (PDF).