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Ergonomia, come tutelare la salute dei lavoratori nelle imprese moderne

ROMA – L’ergonomia è quella scienza che si occupa del rapporto dell’uomo con gli oggetti e le tecnologie ed assicura il il miglior risultato per la tutela della salute. Ciò è determinato prima di tutto dalla sicurezza, e in secondo luogo dall’adattabilità, dal comfort, dall’usabilità, dalla comprensibilità, dalla gradevolezza, eccetera. L’ergonomia ha come obiettivo quello di analizzare gli effetti della tecnologia produttiva sull’uomo a livello di sicurezza, salute, prestazione e comportamento: si occupa di progettare situazioni lavorative che siano adeguate e commisurate alle necessità delle stesse e alle capacità del lavoratore. Infine ha lo scopo di studiare come evitare l’insorgenza di stati patologici ed effetti dannosi nelle situazioni lavorative. E’ quindi una disciplina indispensabile alla prevenzione e  a tutelare la salute sicurezza dei lavoratori. Postazioni di lavoro progettate ergonomicamente  possono contribuire a ridurre i costi della salute e della sicurezza dei lavoratori perché prevenendo l’insorgenza di danni determinano un risparmio sui costi sanitari e sui risarcimenti dei lavoratori. Ormai siamo consapevoli di quanto una cattiva postura possa portare a danni seri all’apparato muscolo scheletrico e causare di conseguenza assenze per malattia, interventi chirurgici e di riabilitazione. Tutto questo ha un costo che però, grazie all’ergonomia, è evitabile. La maggior parte dei problemi all’apparato muscolo scheletrico per  chi lavora in ufficio è dato dalla cattiva qualità del mobilio e alla cattiva gestione degli aspetti ergonomici del lavoro.  A questo proposito è di recente realizzazione una campagna della Suva che tramite un sito, dedicato alla prevenzione in ufficio, mette a disposizione materiale informativo scaricabile e moduli didattici online. Il problema dell’ergonomia è riconosciuto e considerato dalla normativa  italiana che riguarda  la difesa della sicurezza e della salute del lavoratore: l’articolo 15, lett. d) del D.Lgs.81/2008 impone infatti il “il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo”.

All’interno del mese dell’ergonomia si tiene in questi giorni a Roma la nona conferenza nazionale della Società Ergonomica Italiana che affronterà argomenti di rilievo per la sicurezza, la gestione dei rischi, le normative e i loro riferimenti legislativi, sociali e culturali. Tra gli altri verranno affrontati temi di ergonomia occupazionale (ritmi operativi, carico di lavoro fisico e mentale, multitasking) e di ergonomia fisica presentando  nuovi metodi per la valutazione del movimento.

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