ROMA – Sono 1 milione e mezzo i lavoratori domestici in Italia e si parla poco del rischio infortuni a cui sono esposti quotidianamente. Una scatola pesante, pulizie su scale molto alte, utilizzo di apparecchiature elettriche, sostanze chimiche, ecc. Spesso capita che, per distrazione o basse misure di sicurezza, il lavoratore domestico subisce un incidente o un infortunio, ricorrendo a cure mediche ed in casi estremi rischiando anche la morte. La maggior parte sono extracomunitari, assunti nelle famiglie italiane. Ma in molti casi si tratta di lavoro nero, dunque la tutela della loro salute è ancora minore. Chi si occupa di loro? Quotidiano Sicurezza ha pubblicato un nuovo VIDEO dove si affronta la problematica, citando una recente ricerca del Censis, effettuata grazie al contributo del Ministero del Lavoro.
Un milione e mezzo di colf e badanti nelle casi degli italiani: + 42% dal 2001. Sono invece 2 milioni 412 mila le famiglie italiane che ricorrono ai servizi di collaboratori domestici. ma dietro il loro lavoro ci sono “rischi invisibili”: nel 2008 sono stati registrati 3.576 infortuni riguardanti i lavoratori domestici, di cui 2 mortali. Sono cifre considerevoli, che invitano a riflettere quanto sia necessaria un’opera di informazione e formazione in questo settore. Pensate: il 43% dei lavoratori intervistati dal Censis ha dichiarato di aver avuto almeno un incidente sul lavoro nell’ultimo anno. E purtroppo è stato anche messo in risalto dai ricercatori che esiste un deficit di prevenzione.