ROMA – Presentati dalla Provincia di Roma i risultati della ricerca avviata nell’ambito del progetto strategico “Capitale Metropolitana”, riguardo gli indicatori di benessere del territorio, per lo srudio e il monitoraggio della qualità della vita e dello sviluppo.
La ricerca, organizzata dalla Provincia di Roma in collaborazione con Provinciattiva e con la campagna Sbilanciamoci!, si è basata sulla rilevazione di indicatori che potessero illustrare come si vive nel territorio, aiutare a capire di cosa hanno realmente bisogno le persone e mettere i cittadini al centro delle scelte per gli interessi di tutta la comunità.
Sei le macroaree individuate per misurare la qualità della vita nei 121 comuni della provincia di Roma:
- qualità ambientale e inquinamento;
- organizzazione delle funzioni e della mobilità;
- presenza di strumenti di produzione e fruizione di cultura e innovazione;
- condizioni economiche;
- sistema produttivo e lavoro;
- condizioni sociali e accesso ai servizi fondamentali;
- integrazione e partecipazione alle reti socio-politiche.
Quali i risultati? Dallo studio emerge una realtà provinciale variegata. Nel dettaglio dei dati: negativi i risultati della città di Roma a livello di sistema ambientale, il quale, dal punto di vista della produzione dei rifiuti e del livello di inquinamento risulta peggiore della situazione in tutta la provincia di Roma. Solo la cittadina di Velletri presenta criticità simili.
Per quanto riguarda la gestione del territorio spetta alla Capitale un altro primato: sono di pertinenza del comune di Roma il 59,7% degli abusi edilizi commessi in tutta la provincia. Altra nota critica riguarda la qualità dell’aria nella Capitale dove circolano ancora oltre 575.000 veicoli Euro0 e Euro1 che sono tra i più inquinanti.
In merito agli aspetti socio-economici la situazione di Roma presenta grosse criticità: forte concentrazione del reddito, alto tasso di invecchiamento della popolazione, bassa possibilità di lavoro per i giovani che possono accedere solo al 15% dei posti di lavoro creati nella capitale.
Anche i dati sulle condizioni sociali restituiscono un quadro della vita nella Capitale che presenta fragilità: i legami sociali sono sempre più deboli e le persone, in una città dove i prezzi degli immobili sono più elevati di almeno il 50% rispetto al resto della provincia, hanno difficoltà ad avere accesso ad un bene primario quale la casa. Bassi anche i livelli di assistenza socio-assistenziale: nella Capitale si contano sette strutture di servizio ogni 10.000 abitanti e due centri anziani ogni 10.000 utenti.
Lo ricerca porta quindi nuovi dati per orientare le scelte e garantire ai cittadini di Roma e provincia un adeguato livello di benessere. Per fare questo è però indispensabile ragionare in termini di sistema che affronti i problemi in modo unitario su tutta l’area vasta di Roma Capitale Metropolitana, che comprende Roma e i comuni limitrofi, un territorio che deve necessariamente essere considerato unitario perché composto da elementi in strettissima interconnessione.
Per approfondire: Il benessere non è solo Pil, il rapporto della Provincia di Roma.