ROMA – Presentati i risultati della ricerca “Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie” condotta da FIASO, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, in 15 ASL diffuse su tutto il territorio nazionale: AUSL 12 Versilia, ASL Cn2 Alba-Bra, ASLdi Bergamo, ASL di Milano, ASL 10 di Firenze, ULSS 3 Bassano del Grappa, APSS Trento, Policlinico S.Martino di Genova, AUSL Bologna, AUSL Rimini, Policlinico di Modena, ASL Roma E, ASL Matera, AUSL di Viterbo e Policlinico di Messina.
Dopo aver rilevato l’incidenza di alcuni eventi sentinella che segnalano il livello di stress in azienda il progetto ha promosso la sperimentazione di un piano condiviso di interventi specifici finalizzato a promuovere la salute organizzativa dell’Azienda, con lo scopo quindi di contrastare lo stress e sviluppare il benessere fisico, psicologico e sociale di ciascun lavoratore.
Gli interventi sono stati diversi in ogni azienda e hanno riguardato azioni mirate a migliorare l’ambiente lavorativo sotto tutti gli aspetti: da quello motivazionale a quello ambientale e di attenzione ai problemi familiari che il lavoratore fa fatica lasciare fuori dalla sua vita lavorativa.
Le iniziative realizzate vanno dall’assistenza allo studio e nel tempo libero per i figli dei dipendenti della ASL di Bergamo ai percorsi “per fare squadra” della ASL Cuneo2; dalle giornate dedicate all’inserimento dei neo-assunti nella ASL di Firenze al training per l’inserimento degli infermieri nella prima linea delle aree di emergenza/urgenza.
I risultati sono stati significativi: dopo l’avvio dei programmi di riduzione dei fattori di stress lavoro correlato nelle 15 aziende campione oltre il 77% dei dipendenti, dai medici agli infermieri, dai tecnici agli impiegati, ha dichiarato di stare benissimo da un punto di vista psicologico e la quota dei dipendenti nonostante sotto stress è scesa ampiamente sotto il 10%, contro il livello del 25% rilevato in partenza.
La lotta allo stress da lavoro correlato ha contribuito a migliorare sensibilmente la produttività e ad abbattere le giornate di assenza per malattia: ASL Cuneo 2 e la ASL 12 della Versilia, capofila del progetto, risultano ora essere in cima alla classifica delle aziende con minor tasso di assenteismo.
I programmi attuati hanno quindi dato prova della loro efficacia nel contrastare i più importanti fattori di stress nelle aziende sanitarie, individuati in eccessivo carico di lavoro, nella difficile conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura familiare e in trasferimenti o cambiamenti di mansione.
Il calo dello stress è stato raggiunto attraverso il potenziamento di quegli aspetti che più sono responsabili del benessere lavorativo. Misurati in una scala da 1 a 5, questi, in ordine di importanza sono: l’abilità (4,26) la capacità di utilizzare risorse proprie (4,20), la chiarezza del proprio ruolo (3,95), la capacità di fronteggiare gli eventi avversi (3,92), la soddisfazione lavorativa in genere (3,92), la condivisione degli obiettivi (3,77) e il senso di comunità (3,58).
Sarà ora cura della dirigenza delle Aziende coinvolte tradurre le esperienze in linee guida e diffondere quanto sperimentato per ridurre lo stress correlato al lavoro nella specifica realtà della sanità italiana.
Per approfondire: Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.