GINEVRA – Si celebrerà il 28 aprile la “Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro”indetta dall’ ILO Organizzazione internazionale del lavoro per creare un momento di massima visibilità sulle tematiche legate alle condizioni del lavoro, all’importanza della prevenzione e della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. L’occasione si configura ogni anno intorno a un tema specifico e diventa occasione e di approfondimento per gli aspetti emergenti legati alla gestione della salute e sicurezza per i lavoratori di tutto il mondo.
Quest’anno il tema focus della giornata sarà “Promuovere la sicurezza e la salute nell’economia verde”.
La nostra società globale è posta di fronte a due sfide epocali. La prima riguarda i cambiamenti climatici in atto e la necessità di cambiare urgentemente rotta per rallentare e ridurre gli effetti di un fenomeno determinato anche da cause antropiche. L’altra riguarda il concetto di sostenibilità: se il mondo continuerà a utilizzare risorse al ritmo attuale nel giro di pochi decenni le risorse saranno esaurite e l’economia mondiale sarà al collasso.
Sono due sfide che mettono al centro l’importanza dell’ambiente, sfide che hanno determinato quindi l’orientamento dell’economia verso i lavori verdi che sono quelli che hanno per oggetto per esempio la ricerca di nuovi fonti di energia, lo sfruttamento delle energie rinnovabili o che sono legati al problema della gestione dei rifiuti. Negli ultimi anni il concetto di lavoro verde si è allargato, comprendendo anche tutti quei provvedimenti che possono intervenire nei settori tradizionali rendendoli verdi, e cioè a ridotto consumo di risorse, non inquinanti e sostenibili a livello sia ambientale sia sociale.
Quello della sostenibilità non è solo un problema legato all’ambiente, ma è un problema che coinvolge i rapporti tra le diverse parti del mondo e tra le persone. In quest’ottica la garanzia per un lavoro dignitoso, sano e sicuro è una delle priorità da garantire a tutti i lavoratori.
Che sfide pone l’avanzare della green economy per la salute e sicurezza dei lavoratori?
I lavori verdi sono lavori nuovi, che implicano l’uso di tecnologie innovative e di processi non ancora adeguatamente sperimentati. Questo li rende lavori di cui deve essere ancora fatta un’accurata e attenta valutazione dei rischi. I lavori e le tecnologie verdi nascono con l’intento di essere a bassissimo impatto ambientale, quindi con l’idea di evitare l’immissione in ambiente di sostanze tossiche e inquinanti, ma questo per assurdo può trasformarsi in un aumento di rischi per i lavoratori. Un caso esemplare è quello della sostituzione dei colori a solvente con colori a base d’acqua cui però devono essere aggiunti fungicidi che determinano un alto rischio biologico per l’uomo. Altro caso, che riguarda le bombolette spray, è la sostituzione di clorofluorocarburi CRC, sostanze altamente dannose per l’ambiente perché una delle cause del buco dell’ozono, con HCFC, idroclorofluorocarburi, che però aumentano il rischio di esposizione a agenti cancerogeni e aumentano anche il rischio incendio.
Il comparto delle energie rinnovabili è in massima espansione e si stima che impieghi già più di quattro milioni di lavoratori, che potrebbero diventare circa venti milioni nel 2030. La maggior parte di questi lavoratori è impiegato nel settore agricolo per la produzione e raccolto delle biomasse ma molti sono impiegati nella produzione installazioni di impianti per le energie alternative: fotovoltaico, eolico, lavori che espongono i lavoratori a rischi particolari. La produzione di cellule fotovoltaiche ad esempio espone i lavoratori all’uso di sostanze altamente tossiche e altro problema da risolvere sarà valutare i rischi dello smantellamento di questa tecnologia una volta che dopo venti anni l’impianto arriva a esaurimento. Chi lavora nell’eolico invece è esposto a rischi simili a quelli dell’industria automobilistica e aerospaziale, nella produzione, e ai rischi del settore costruzioni per l’installazione.
Per approfondire: Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Daria De Nesi