ROMA – “Dieci domande per un Centro ANFOS”. Abbiamo ascoltato la dottoressa Ilenia Pezzella, biologa, che si occupa di indagini e formazione presso Provisio Opera società giovane con sede a Roma, nata dall’unione di professionisti specializzati su vari settori di intervento, relativi all’igiene dei luoghi di lavoro, alla sicurezza e all’inquinamento dell’ambiente esterno.
Dott.ssa Pezzella di cosa si occupa il suo centro di formazione?
La Provisio Opera si occupa di formazione nell’ambito dell’antincendio, ai sensi del D.M. 10 marzo 1998, di sicurezza sul lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 e igiene alimentare, (H.A.C.C.P. secondo il Regolamento CE 852/06).
Da quanto tempo opera in questo settore?
Siamo attivi da tre anni.
Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?
Sono attivi tutti i corsi previsti dal Testo Unico, per datore di lavoro, RSPP, RLS, sia per attività a rischio basso a rischio medio e rischio alto. Vengono inoltre erogati corsi specifici su attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali, videoterminali, movimentazione manuale dei carichi, rumore, rischi derivanti da agenti chimici, fisici, sostanze pericolose e altri.
La vostra società fornisce anche altri servizi?
Sì la Provisio Opera sostiene le aziende in tutti gli adempimenti in materia di salute e sicurezza del lavoro, per la sicurezza nei cantieri, per l’igiene degli alimenti. Conduciamo inoltre indagini di igiene nei luoghi di lavoro e ambientali (indagini microbiologiche alimentari, indagini ambientali e indagini fonometriche) , verifiche impianti elettrici, controlli di inquinamento d’aria, acqua, suolo. certificazione di qualità e privacy, medicina del lavoro.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
In questo momento l’urgenza più sentita dalle imprese è quella di adeguare la formazione dei lavoratori a quanto sancito con l’Accordo Stato regioni dello scorso 21 dicembre 2011.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
I tempi dei corsi. È sempre difficile trovare con le aziende il modo di effettuare la dovuta formazione senza intralciare la produttività. Per l’azienda è anche oneroso e complicato far spostare i dipendenti nella sede dei corsi e trovare una formula di orai che non interrompa del tutto la loro attività. La nostra difficoltà è quindi quella di riuscire a organizzare tutto senza che questo vada a discapito del cliente.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Di norma i datori di lavoro sono molto sensibili, poi c’è sempre l’eccezione che conferma la regola.
Perché avete deciso di iscrivervi ad ANFOS?
Perché è un’associazione molto rispettabile con cui ci troviamo bene. Collaboriamo benissimo e tutte le richieste che facciamo vengono soddisfatte in tempi abbastanza rapidi. L’unica cosa che potremmo suggerire per migliorare ulteriormente il servizio, confermando che noi siamo comunque pienamente soddisfatti, è accelerare un po’ i tempi di invio degli attestati, anche se ci rendiamo conto che dovendo lavorare con un grande numero di centri una breve attesa è inevitabile.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Trovo particolarmente efficace l’uso di slide e materiale multimediale durante le lezioni in aula. Bene poi rafforzare i contenuti con delle brevi dispense, che noi solitamente rilasciamo.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e decreto legislativo 106/2009)?
E’ molto buono il fatto di aver raccolto tutta la normativa in un Testo Unico. Inoltro sono molto soddisfatta dell’Accordo Stato regioni dello scorso 21 dicembre perché trovo molto utile la classificazione delle attività in base ai indici di rischio basso, medio e alto.
In base al codice Ateco cui appartiene ogni attività noi andiamo così a formare quella peculiare impresa ai rischi specifici cui è soggetta.