NAPOLI – “Dieci domande per un Centro ANFOS”, abbiamo intervistato Domenico Berritto, amministratore della FORMeS Srl, società di servizi alle imprese con sede a Napoli, nata nel 2009. .
Sig. Berritto di cosa si occupa il suo centro di formazione?
La FORMeS Srl offre un servizio di consulenza e prestazioni professionali per la corretta gestione di quanto richiesto dalla normativa in tema sicurezza sul lavoro: oltre alla formazione, ci occupiamo della gestione del sistema di prevenzione in azienda e nell’ambito dei cantieri, rilievi ambientali, medicina del lavoro. Ci occupiamo, inoltre, attraverso collaboratori esterni, anche di sistemi di gestione (Qualità, Sicurezza ed Ambiente).
Il nostro team è composto di giovani professionisti ognuno con uno specifico settore di riferimento (dall’acustica, ai campi elettromagnetici, alla chimica) e di un’ampia rete di collaboratori/consulenti esterni, in un campo così vasto e interdisciplinare come quello della sicurezza ognuno deve avere un campo di lavoro ben definito per evitare di diventare “tuttologi”.
Da quanto tempo opera in questo settore?
Potrei dire praticamente da sempre, appena diplomato, nel 1994, ho iniziato ad interessarmi dell’allora D.Lgs.626 seguendo dei corsi di formazione specifici e via via acquisendo sul campo l’esperienza fondamentale per saper individuare e gestire le situazioni sempre diverse che ci si trova davanti negli ambienti di lavoro; dapprima attraverso il mio studio tecnico e successivamente dal 2009 dando vita alla società di cui oggi sono amministratore.
Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?
Ci occupiamo di tutta la formazione obbligatoria prevista dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, sia rivolta ai datori di lavoro, sia ai lavoratori che ai professionisti che oggi necessitano di aggiornare continuamente la propria formazione.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Offriamo alla nostra clientela una serie di servizi ad alto valore aggiunto per quanto concerne la sicurezza sul lavoro ed i sistemi di gestione (OHSAS 18001, ISO 9001 e 14001, SA 8000 e altri standard in base alle specifiche di settore).
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Anche alla luce dei recenti interventi legislativi (vedi Accordo Stato Regioni) la formazione e l’addestramento del personale in particolare ha assunto un importanza fondamentale ai fini della prevenzione e sembra che finalmente anche le aziende se ne stiano rendendo conto
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
In periodi di crisi come quelli che stiamo attraversando negli ultimi anni, diventa sempre più difficile far comprendere alle realtà aziendali più piccole e meno strutturate, l’importanza di investire nella prevenzione e nella sicurezza e di mettere le proprie risorse umane al riparo da possibili incidenti.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Checchè se ne dica il datore di lavoro nella maggior parte dei casi conosce bene quali sono gli obblighi a suo carico e quali le possibili ripercussioni legali, troppo spesso ancora oggi decide di ignorare tali obblighi nella convinzione che questi rappresentino solo un “appesantimento burocratico” e non una parte fondamentale della vita dell’Azienda.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Ho trovato nell’Associazione un punto di riferimento serio ed organizzato nell’ambito della formazione, sono rimasto molto colpito dalla professionalità e puntualità di tutti i tecnici che lavorano in ANFOA.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Molti dei corsi che svolgiamo riguardano una platea con una scolarità a volte molto bassa e poco abituata a percorsi formativi di tipo “tradizionale” (di tipo docente-alunno). Per questo motivo privilegiamo sempre nelle nostre lezioni metodologie di apprendimento partecipative, basate sul problem solving, con simulazioni e problemi specifici che coinvolgano il lavoratore su aspetti dell’attività che sente propri, e abbiamo riscontrato che siano quelle che portano maggiori risultati.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
La normativa italiana sulla sicurezza, anche se in gran parte si rifà a quella degli anni ‘50, punta oggi decisamente sull’organizzazione aziendale e sulla formazione del personale. Un aspetto importante ritengo sia il coinvolgimento delle scuole (in primis istituti professionali) su tematiche legate alla sicurezza sul lavoro, per riuscire ad avere “domani” lavoratori più consapevoli dei rischi e datori di lavoro più attenti alle proprie risorse umane.