ROMA – L’8 agosto di 56 anni fa 262 minatori persero la vita nella tragedia di Marcinelle, Belgio, in una tragica giornata nella miniera di carbon di Bois du Cazier, ora patrimonio dell’umanità UNESCO.
Di quei minatori 136 erano italiani, emigrati in Belgio per lavoro. In Italia come in Belgio, questo 8 agosto è un giorno di richiamo e di commemorazione.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio a Bruxelles tramite l’ambasciatore Roberto Bettarini: “Il ricordo della terribile vicenda di Marcinelle è ancora vivo nelle famiglie e nei compagni delle vittime. Tutta l’Italia vi scorge l’emblema dei sacrifici affrontati dai lavoratori italiani emigrati in altri Paesi, impegnati a costruire un avvenire migliore per le giovani generazioni e un’Europa più moderna e solidale. Il dramma che oggi rievocate è di stimolo alla incessante ricerca di condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti. Si tratta di un obiettivo che nemmeno oggi può dirsi raggiunto e che deve continuare a impegnare le autorità italiane ed europee”.
Messaggio seguito dalle dichiarazioni del presidente del Senato Renato Schifani:“un martirio che si è fatto storia, ma che al contempo rinnova a sua attualità ogni volta che i fatti di cronaca ci danno testimonianza di nuovi incidenti sui luoghi di lavoro” (Adnkronos).
Il ministero dell’Intero ha dichiarato l’8 agosto Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
In Italia sono numerose le manifestazioni in ricordo e in corso oggi. Due giornate di commemorazione a Manoppello, in provincia di Pescara (61 minatori erano di origine abruzzese, di questi 40 di Manoppello). Ancora a Pescara commemorazione UGL, a Rovereto 100 rintocchi della Campana della Pace; commemorazione CGIL a Parma, ieri ricordo a Nerbo in provincia di Bergamo durante la Festa dell’emigrante. Cerimonia a Vico del Gargano, un altro paese di origine di molti dei minatori coinvolti nella tragedia; giornata in ricordo ad Agrigento – Montaperto, e a Sparanise vicino Caserta.