HELSINKI – Pubblicata sul sito dell’ECHA Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche, la relazione riguardante un’indagine su costi e modalità nel seguire due nuove linee di indirizzo OCSE in merito a prove sulle sostanze chimiche.
L’indagine, commissionata dall’ECHA nel novembre 2011 riguarda i test OCSE n. 443 e n. 488.
Il primo, denominato “Extended One-Generation Reproductive Toxicity Study” EOGRTS (“Studio sulla tossicità riproduttiva esteso ad una generazione”) è progettato per fornire una valutazione degli effetti sulla riproduzione e sullo sviluppo che possono verificarsi a seguito di esposizione chimica pre-e post-natale, nonché una valutazione della tossicità sistemica nelle donne in gravidanza e in allattamento e nei loro figli, sia da piccoli che nell’età adulta.
L’OCSE 488, “Transgenic Rodent Somatic and Germ Cell Mutation Assay” (“Saggio sulla mutazione genetica di celle somatiche e germinali nei roditori transgenici”) descrive un test in vivo in grado di rilevare sostanze chimiche che possono indurre mutazioni genetiche. In questo saggio, sono utilizzati ratti o topi transgenici che contengono copie multiple di vettori navetta cromosomicamente integrati.
La verifica sui costi e fattibilità di questi test è molto importante per le imprese che intendono rispettare il REACH in quanto forniscono il più alto livello di informazioni richieste dalla normativa in materia di impatto delle sostanze chimiche sugli esseri umani.
L’indagine pubblicata fornisce conclusioni generali per l’attuale costo e la capacità delle organizzazioni di ricerca a contratto (CRO) in tutto il mondo di portare a termine i due nuovi studi, rilevando un aumento dei costi e un ancora limitata capacità di eseguire in proprio i test, soprattutto per quanto concerne quelli necessari al test di mutazione nelle cellule dei roditori transgenici.
Info: Report OECD toxicity tests.