PARIGI – Pubblicata dal Istituto Francese di Sorveglianza Sanitaria (IVS) una relazione sul progetto europeo Aphekom il cui obiettivo è valutare l’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico urbano in 25 città europee.
Il documento relaziona sull’andamento dello studio nelle nove città francesi coinvolte: Bordeaux, Le Havre, Lille, Lione, Marsiglia, Parigi, Rouen, Strasburgo e Tolosa.
In queste città risiedono circa 12 milioni di persone, tra cui 6,5 milioni solo nella zona di Parigi.
L’analisi dei dati sull’inquinamento atmosferico, messi in relazione con dati sanitari, mostra che i livelli di inquinamento rilevati hanno un impatto significativo sulla salute delle persone e confermano quindi l’urgenza di attuare tutte le soluzioni possibili per ridurre le emissioni nocive nell’aria e migliorarne la qualità.
Le misurazioni del livello dell’inquinamento atmosferico sono state definite misurando livelli medi di particolato (PM2, 5 e PM10) e di ozono per il periodo 2004-2006 e in tutte le città hanno mostrato il superamento dei valori guida raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il particolato e l’ozono.
Il livello medio delle particelle sottili (PM2, 5, durante il periodo 2004-2006,) è variato nelle nove città fra 14 e 20 µg/m3 (valore guida OMS di 10 µg/m3) mentre il valore guida per l’ozono (100 µg/m3) è stato superato fra 81 e 307 volte durante quei tre anni.
Secondo il rapporto, un miglioramento della qualità dell’aria avrebbe notevoli conseguenze sul livello di salute della cittadinanza e si potrebbe tradurre in un significativo risparmio per la collettività. Nel dettaglio lo sviluppo dei dati rilevati mostra che:
- se nelle nove città le concentrazioni medie annue di PM2, cinque rispettassero il valore guida OMS (10 µg/m3) la speranza di vita all’età di 30 anni aumenterebbe fra 3,6 e 7,5 mesi a seconda della città e si produrrebbe un vantaggio economico di circa € 5 miliardi di euro all’anno;
- se le concentrazioni medie annue di PM10 rispettassero il valore guida OMS (20 µg/m3) potrebbero essere evitati circa 360 ricoveri ospedalieri per motivi cardiaci e oltre 630 ricoveri per motivi respiratori all’anno nelle nove città, e il risparmio previsto è di circa € 4 milioni di euro all’anno;
- se nelle nove città oggetto dello studio fosse osservato il valore guida OMS per il massimo giornaliero di ozono (100 µg/m3), potrebbero essere evitati 60 decessi per anno, e il vantaggio economico che ne deriverebbe è di circa € 6 milioni di euro all’anno.
Per approfondire: inquinamento urbano Francia.