ROMA – Iniziata questa mattina a Venezia la Secoda Conferenza governativa sulle patologie asbesto – correlate, conferenza che ricordiamo si terrà fino al 24 novembre sull’Isola di San Giorgio nella sede della Fondazione Giorgio Cini. (Leggi: Seconda Conferenza Governativa).
Questa mattina il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al consesso nel quale ha espresso “vivo apprezzamento per l’organizzazione di un’iniziativa che pone a confronto i rappresentanti delle istituzioni e i più qualificati esperti ed operatori del settore sulle problematiche ancora aperte e sulle possibili soluzioni da adottare”. Sottolineando come “il tema della sorveglianza epidemiologica e della prevenzione dei rischi collegati all’esposizione all’amianto è infatti ancora attuale. A vent’anni dalla sua messa al bando, i più aggiornati rapporti tecnico-scientifici informano che sul nostro territorio permane una quantità rilevante di questo pericoloso materiale, che mette a repentaglio la salute di tante persone. È quindi necessario concentrare, anche a livello europeo, azioni per la sua definitiva rimozione, reperendo le risorse finanziarie necessarie e proseguendo in una costante e rigorosa vigilanza sul rispetto delle norme vigenti, che in Italia sono anche di livello avanzato. Nell’esprimere un commosso omaggio alle numerose vittime che hanno perso la vita e la mia più sentita partecipazione al dolore composto e silenzioso dei loro familiari, rivolgo agli illustri relatori e a tutti i partecipanti alla conferenza un caloroso augurio di buon lavoro”.
Ieri mattina a Roma, nel corso della conferenza stampa di presentazione della conferenza presso l’auditorium del Ministero della Salute, il ministro della Salute Balduzzi ha indicato obiettivi e intenzioni della tre giorni in vista della relazione conclusiva del 24 novembre.
L’amianto “è una realtà con cui dovremo convivere ancora per molto tempo. Il picco delle malattie correlate sarà infatti raggiunto attorno al 2020, quindi sarà ancora una lunga sofferenza” – ha dichiarato Balduzzi – “Vogliamo dare alla gente una risposta di speranza, anche agendo attraverso un miglior coordinamento della ricerca scientifica”.
I lavori dovranno concludesi con la realizzazione di un piano nazionale sull’amianto che dovrà toccare tre punti chiave. Bonificia siti, assistenza malati e risarcimento, ricerca scientifica.
Questa mattina l’apertura, alla presenza tra gli altri del ministro della Salute Balduzzi, del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, del presidente Presidente Commissione Parlamentare di Inchiesta sulFenomeno degli Infortuni sul Lavoro con Particolare Riguardo alle Cosiddette Morti Bianche Oreste Tofani, del presidente dell’ISS Enrico Garaci, e del presidente INAIL Massimo De Felice.
In attesa di conoscere e pubblicare gli esiti della conferenza e l’imminente piano nazionale segnaliamo per finire un documento pubblicato il 20 novembre da Legambiente chiamato Proposte concrete di risarcimento per liberare l’Italia dall’amianto. Sottoscritto da associazioni ambientaliste, e associazioni di vittime ed ex esposti.
Contiene proposte riguardanti prevenzione e risanamento ambientale, la chiusura delle attività di estrazione, sorveglianza sanitariae risarcimento delle vittime. Ed è preceduto da una premessa che ricorda come procedendo nella bonifica ai ritmi attuali l’Italia convivrà con l’amianto fino al 2100. E come a venti anni dalla messa al bando della fibra, l’amianto causi circa 2 mila vittime all’anno, si trovi in 34.148 siti da risanare, per un totale di 32 milioni di tonnellate di materiale da rimuovere.
Info:
programma e relatori Conferenza amianto
messaggio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Legambiente “Liberi dall’amianto”