PALERMO – Presentato a Palermo il Rapporto Regionale INAIL Sicilia 2011. Sono 32.052 i casi di infortunio registrati nel 2011, il 6,6% in meno dell’anno precedente (34.325). 56 i casi di infortunio mortale, il 21% in meno del 2010 in cui sono state 71 le vittime del lavoro.
Per quanto riguarda la tipologia di infortuni i dati mostrano che l’83% dei casi denunciati, 26.537 infortuni, è occorso nell’ambiente di lavoro. Sono 2.227, -7% rispetto al 2010, gli infortuni che si sono verificati in strada in occasione di lavoro e 3.288 ( -14% rispetto al 2010) quelli occorsi in itinere nel tragitto casa-lavoro-casa.
In merito agli infortuni con esito mortale si registra una forte diminuzione , 15 casi rispetto ai 31 del 2010 (-52%), per quelli accaduti in strada in occasione di lavoro. Un aumento del 23%, si registra per gli infortuni mortali in itinere (16 nel 2011 rispetto ai 13 del 2010). Le morti bianche sul luogo di lavoro in Sicilia sono diminuite del 7%: da 27 a 25 casi.
La distribuzione del fenomeno infortunistico nei diversi settori produttivi mostra che il 19% del fenomeno complessivo si concentra nella gestione Industria. Il comparto delle Costruzioni è responsabile del 45% dei casi del settore, seguito dal comparto Totale Industrie Manifatturiere. Il 52% dei casi complessivi si concentra nel settore dei Servizi. In questo settore il 29% degli eventi è da attribuire ad Altri Servizi, a seguire il settore Trasporti e Telecomunicazioni con 2.359 denunce.
La gestione Agricoltura è responsabile del 7,5% dei casi totali denunciati in Sicilia, l’8,5% del fenomeno infortunistico è relativo alla gestione Dipendenti Conto Stato.
Diminuzione degli infortuni si registra anche per i lavoratori stranieri, -3.8%, in linea con il trend nazionale (-3.1%). Sono complessivamente 1.602 i casi che rappresentano il 4.9% del fenomeno infortunistico regionale. Tedeschi, figli di immigrati rientrati in Italia, tunisini e rumeni (che sono le nazionalità più diffuse in Sicilia), sono i più colpiti dal fenomeno infortunistico. Sono di nazionalità rumena due delle 31 vittime del lavoro del 2011.
Prosegue anche nel 2011 l’emersione delle malattie professionali che nel 2011 sono state 1.522 registrando un aumento del 4.6% rispetto al 2010. Il fenomeno dà atto della aumentata sensibilità dei medici generali e della loro sempre più piena rispondenza ai dettami normativi di obbligo di denuncia delle malattie recentemente inserite nelle tabelle delle tecnopatie.
L’88% delle malattie professionali è da riferirsi alla gestione Industria e Servizi, il 10% in
Agricoltura e il 2% tra i Dipendenti Conto Stato.
La classifica delle malattie più frequenti vede al primo posto le osteo-articolari e muscolo-tendinee (divise in affezioni dei dischi intervertebrali e tendiniti) . A seguire, nell’ordine, malattie del sistema nervoso e degli organi di senso, ipoacusia da rumore, malattie respiratorie, tumori, malattie cutanee, disturbi psichici e disturbi dell’adattamento cronico e post traumatico da stress.
Infine una nota a parte va dedicata alle malattie asbesto correlate: in regione sono stati 29 i casi di asbestosi registrati. Denunciati inoltre 36 casi di placche pleuriche asbestosiche, prive di conseguenze funzionali negative ma che costituiscono prova dell’esposizione all’amianto.
Tra i tumori, il cancro del polmone fa registrare 7 denunce. 18 denunce sono pervenute per mesotelioma pleurico e 2 a carico del peritoneo. Da segnalare che uno dei casi di mesotelioma pleurico è stato denunciato tra Dipendenti conto stato.
Per approfondire: Rapporto Annuale Regione Sicilia 2011 completo
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