Tra i lavoratori con mansioni che richiedono l’uso di dispositivi di protezione individuale, il 71% li usa sempre quando è necessario, il 15% quasi sempre e l’8% di tanto in tanto.
Il 6% ha dichiarato di non usarli mai. Perché?
- Perché non gli sono stati forniti (3%);
- per altri motivi (3%).
I dati sono forniti da Prassi nel Rapporto nazionale 2011 sulla sicurezza (*). Dall’indagine risulta che i dispositivi di protezione sono usati in percentuali più alte tra i metalmeccanici e tra gli operatori della sanità (78%). A farne uso sono, in grande numero, le Forze dell’ordine e militari (80%), gli infermieri/tecnici sanitari e operatori socio-sanitari (79%).
La percentuale dichiarata dell’utilizzo costante dei dispositivi di protezione mostra un gradiente territoriale significativo sul piano statistico (74% Nord, 70% Centro e 66% Sud).
L’uso costante dei dispositivi di protezione individuale è più alto nei lavoratori:
- uomini;
- con un’istruzione medio-alta;
- senza difficoltà economiche;
- con cittadinanza italiana;
- occupati nei settori di interesse.
Questo il commento ai dati registrati che si legge nel Rapporto: “l’uso costante dei dispositivi è fortemente influenzato dall’aver ricevuto informazioni. Non appare, invece, essere associato alla percezione del rischio di subire un infortunio o di contrarre una malattia professionale e neppure all’aver avuto un infortunio o una malattia legata al lavoro”.
(*)I lavoratori intervistati sono stati 14.866 nel 2010 e 21.014 nel 2011, in 17 regioni.
Leggi anche il terzo approfondimento: informazioni sulla prevenzione.
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