La Conferenza Unificata della presidenza del Consiglio dei ministri (*) nella seduta del 20 dicembre, ha sancito l’intesa tra il Governo, le Regioni-Province Autonome e le Autonomie locali su gli Indirizzi per la realizzazione degli interventi in materia di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per l’anno 2012.
Sono stati considerati i diversi dispositivi emessi durante lo scorso anno su numerosi articoli del TU 81/08, tra i quali:
- quello che istituisce il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art.5);
- quello che istituisce la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro con il compito di esprimere pareri sui piani annuali elaborati dal Comitato di indirizzo (art. 6);
- quello che istituisce in ogni regione un Comitato regionale di coordinamento operativo (art.7)
- – quello che istituisce il Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP) (art.8).
La Conferenza si è espressa concordemente:
- che a vigilare sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sia l’ azienda sanitaria locale competente per territorio, ma anche;
- che le attrezzature di lavoro vengano sottoposte a verifiche periodiche;
- che, in relazione alla programmazione e alla vigilanza a livello, tenuto conto dell’attuale quadro dell’andamento infortunistico vi sia la necessità di individuare condizioni e modalità uniformi di coordinamento, assicurando il raccordo con i Comitati Regionali di Coordinamento, allo scopo di garantire “una più completa attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni nell’attuazione coordinata ed uniforme sul territorio nazionale degli interventi programmati”.
Una particolare considerazione ha riguardato l’Intesa tra il Governo e le Regioni- Province autonome sancita dalla Conferenza permanente il 29 aprile 2010 in merito al Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2010-2012 che ha individuato, come settori prioritari di intervento nell’area della prevenzione nei luoghi di lavoro, il comparto delle costruzioni edili e dell’agricoltura, ma anche la prevenzione delle malattie professionali, con priorità per le neoplasie.
Infine, la Conferenza ha fissato così gli “obiettivi prioritari ed i programmi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori che si intendono perseguire”:
a) definizione di linee comuni delle politiche nazionali di prevenzione;
b) semplificazione delle procedure poste in essere da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012;
c) adeguata disponibilità e tempestività della conoscenza dei dati per una vigilanza maggiormente mirata;
d) miglioramento della programmazione e realizzazione del coordinamento della vigilanza;
e) razionalizzazione della programmazione degli interventi, che eviti duplicazioni di controllo o interventi poco efficaci sul piano della prevenzione.
Un allegato al documento dimesso dalla Conferenza Unificata contiene la richiesta dell’ANCI di far parte del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come previsto dall’art. 5 del TU 81/08.
(*) È stata istituita con il DLgs 281/1997. La Conferenza Unificata, sede congiunta della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città e autonomie locali, opera allo scopo di 1) favorire la cooperazione tra l’attività dello Stato e il sistema delle autonomie; 2) esaminare le materie e i compiti di comune interesse. È competente in tutti casi in cui Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, oppure la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali sono chiamate ad esprimersi su un medesimo oggetto.
Info: Conferenza Unificata, rep. atti 153/CU, 20 dicembre 2012.