ROMA – Dieci domande per un centro ANFOS. Geometra Andrea Gotti, responsabile del proprio Centro di formazione territoriale con sede a Bergamo, di una realtà giovane e capace di offrire alle aziende servizi in materia di sicurezza e medicina del lavoro, su tutto il territorio nazionale spaziando dalla formazione e consulenza per le aziende, sino all’assunzione di incarichi come RSPP e CSP/E Esterni.
Geom. Gotti, di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Il centro si occupa della consulenza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs.81/2008, spaziando dall’erogazione di corsi di formazione generale (RLS, RSPP, antincendio, preposti) e specifica (Carrellista, Addetto PLE, Gruista, MMT) sino all’assistenza di aziende e imprese per la stesura dei documenti richiesti dalla normativa vigente (DVR, DUVRI, POS).
Da quanto tempo opera in questo settore?
Operiamo nell’ambito sicurezza da più di sei anni con ottimi risultati, grazie ai numerosi corsi di formazione svolti e all’approccio professionale verso la materia.
Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?
Il centro ricopre un’ampia gamma di corsi di formazione, che vanno dal semplice corso teorico per lo svolgimento di incarichi quali Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per datori di lavoro e consulenti, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), preposto, sino a incarichi più specifici ai quali vengono affiancate lezioni di tipo pratico come addetto antincendio/primo soccorso, carrellisti, addetto all’uso di piattaforme elevatrici, gru, macchine movimento terra, saldatori, montaggio/smontaggio ponteggi.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Oltre ai corsi di formazione, il centro si occupa anche della stesura di documenti specifici quali Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR), Piani Operativi di Sicurezza (POS), Manuali di Autocontrollo Alimentare (HACCP), piani di emergenza ed evacuazione.
Tra i vari servizi offerti vi è anche l’assunzione di incarichi come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Esterni per tutti i macrosettori Ateco e del ruolo di Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione per il settore cantieri temporanei e mobili.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Con l’entrata in vigore dell’Accordo Stato-Regioni, molte aziende stanno richiedendo corsi per la formazione, generale e specifica, dei propri lavoratori. Inoltre con l’assunzione di personale straniero che utilizza nell’ambiente di lavoro mezzi e macchinari specifici, le aziende richiedono corsi mirati a far apprendere l’uso in sicurezza di gru, muletti, carroponti.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Visto la crisi economica che ha colpito gran parte dei settori, in particolar modo l’edilizia e l’industria, il problema che spesso viene riscontrato è che i datori di lavoro ricorrono all’adeguamento della propria azienda, solo a seguito di un sopralluogo da parte degli organi di vigilanza.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Il più grande problema riscontrato in questi anni di attività è di far capire ai datori di lavoro della “vecchia guardia” il concetto di sicurezza e l’importanza della materia nei confronti dei propri lavoratori. Tale concetto risulta più comprensibile nei soggetti giovani, grazie alle numerose campagne informative da parte del Ministero e all’operato degli organi competenti.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Per ampliare i servizi offerti nel campo della formazione per aziende e privati, affiliandosi a un ente che certificasse il lavoro svolto.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Sicuramente ritengo molto più efficace un corso di formazione in aula, poiché c’è un rapporto diretto tra docente e corsisti, che spesso pongono quesiti delicati e portano le loro esperienze.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Considerando la poca conoscenza della materia, la poca voglia di approcciarsi e il numero degli infortuni che ancora oggi grava in Italia (e non solo) il D.Lgs. 81/08 seguito dai suoi aggiornamenti e l’Accordo Stato-Regioni hanno portato alla luce un argomento tanto delicato quanto utile al fine di proteggere tutte le categorie di lavoratori, che ogni giorno lottano per i propri diritti.
Tutte le interviste da Dieci domande per un centro ANFOS.