BILBAO – Aggiornata la pagina del sito dell’Eu-Osha, Agenzia Europea Sulla Salute Sicurezza Sul Posto Di Lavoro, riguardo il rischio da sostanze ototossiche. Il rumore è un fattore fisico spesso presente sui luoghi di lavoro per cui vengono adottate adeguate misure di protezione e prevenzione. E’ però più raro che nella valutazione dei rischi vengano presi in considerazione gli effetti che alcune sostanze chimiche hanno sull’apparato uditivo e i rischi causati dall’esposizione combinata a rumore e sostanze ototossiche.
Vengono definite ototossiche quelle sostanze che sono tossiche per l’apparato uditivo. Gli effetti di alcune sostanze chimiche sul sistema nervoso e sui tessuti dell’orecchio è ormai accertato: sostanze tossiche per le strutture neurosensoriali deputate alla funzione uditiva e all’equilibrio sono ad esempio:
- alcuni solventi aromatici (toluene, stirene, etilbenzene, xylene);
- il monossido di carbonio e l’ac. Cianidrico;
- Disolfuro di carbonio, toluene e tricloroetilene che provocano danni al sistema nervoso e possono causare ipoacusia di tipo neurosensoriale;
- il toluene (utilizzato nella composizione di pitture, vernici, inchiostri, sgrassanti);
- lo stirene (resine);
- lo xylene e l’etilbenzene, solventi che si usano spesso nelle produzioni industriali.
Tutte queste sostanze, danneggiando fisicamente a livello cellulare i tessuti o danneggiando il sistema nervoso, possono dar luogo ad ipoacusie difficilmente distinguibili dai tipici quadri di ipoacusia da rumore.
Poiché sono molteplici gli scenari occupazionali in cui si verifica una co-esposizione a rumore e solventi, è assolutamente imprescindibile per un datore di lavoro effettuare una corretta valutazione dei rischi valutando anche questa evenienza così come stabilito dall’Art. 190 del D.Lgs 81/2008 “Valutazione del rischio” che cita
“[…]
1. Nell’ambito di quanto previsto dall’articolo 181, il datore di lavoro valuta l’esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro prendendo in considerazione in particolare:
a) il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;
b) i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all’articolo 189;
c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori;
d) per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni; [etc.]”
Il NIOSH, National Institute for Occupation Safety and Health, degli Stati Uniti e NEG, Nordic Expert Group (Svezia) hanno condotto uno studio congiunto che ha portato alla recente pubblicazione di un documento molto utile che esamina e analizza le tante variabili che possono causare danni all’udito nei luoghi di lavoro dando massimo risalto alle problematiche innescate dall’esposizione a certe sostanze chimiche.
Per approfondire
Combined exposure to Noise and Ototoxic Substances (in inglese)Interazione tra solventi e rumore: lo stato dell’arte (in italiano)