Approfondimento sul “Rapporto 2012 del Ministero del lavoro sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenza”: 4.
Continua e chiude oggi la nostra lettura del Rapporto 2012 del Ministero del Lavoro con i risultati delle ispezioni in materia di lavoro e previdenza.
Il dato esaminato qui riguarda le percentuali di intervento ripartite fra le diverse componenti dell’apparato ispettivo nazionale. La vigilanza svolta dal personale ispettivo del Ministero del lavoro si attesta su una percentuale pari al 57% del totale delle verifiche effettuate in materia di lavoro e previdenza sociale, nonostante il decremento pari al – 5,21% del numero di unità ispettive in forza presso gli Uffici territoriali rispetto all’anno precedente: 3.156 unità (a fronte di 3.325 del 2011), di cui 2.864 ispettori amministrativi, 292 ispettori tecnici, a cui vanno aggiunti 456 militari dell’Arma dei Carabinieri, in forza presso il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, i Gruppi Carabinieri ed i Nuclei Ispettorato del Lavoro (NIL) .
E ora i dati sulle aziende. Il maggior numero di aziende ispezionate nei principali settori produttivi è stato realizzato nelle Regioni qui sotto elencate:
- terziario: Lombardia (7.659), Campania (6.976), Emilia Romagna (6.948), Puglia (6.106);
- edilizia: Campania (5.076), Puglia (5.025), Lombardia (4.407), Lazio (3.966);
- industria: Marche (n.1.835), Emilia Romagna (n. 1.558), Lombardia (n. 1.367), Puglia (1.351), Toscana (1.346), Piemonte (1.332);
- agricoltura: Puglia (1.701), Calabria (671), Basilicata (573), Campania (562).
L’analisi dei risultati dell’attività di vigilanza svolta, porta alla denuncia di “un’elevata percentuale di irregolarità, piuttosto stabile negli anni, in quanto un’azienda su due è stata trovata in una situazione di irregolarità”. Infatti, le ispezioni in cui sono stati contestati illeciti sono 75.087 che rappresentano circa il 54 % degli accessi effettuati, con un incremento del + 4% rispetto al tasso di irregolarità pari al 50%, riscontrato nell’anno 2011.
La percentuale di irregolarità è così ripartita:
- edilizia 61% (+ 3% rispetto al 2011);
- industria 53% (+ 4% rispetto al 2011);
- terziario 50% (+ 4% rispetto al 2011);
- agricoltura 43% (+ 3% rispetto al 2011),
In relazione ai provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (*), come massima penalizzazione conseguente ai controllo degli organo di vigilanza, il rapporto del Ministero segnala che, nel periodo gennaio-dicembre 2012, sono state adottate 8.388 sospensioni (con una lieve flessione rispetto al numero di provvedimenti adottati nel 2011 – 8.564 -, dovuta anche al decremento del lavoro nero).
(*) Art. 14 del TU 81/08.
Leggi i primi tre approfondimenti:
Incidenti mortali edilizia
Lavoro nero
Lavoratori svantaggiati