PAOLA (CS) – Dieci domande per un Centro ANFOS. Francesco Salvatore Genovese, di AG Formazione, società cooperativa con sede a Paola in provincia di Cosenza, impresa nata per rispondere al bisogno di formazione professionale che esiste all’interno del tessuto economico del sud Italia, capace di sviluppare attività formative in vari settori tra cui la sicurezza sul lavoro e di offrire ai suoi allievi un’elevata specializzazione.
Francesco Salvatore Genovese oltre a rivestire il ruolo di RSPP esterno è responsabile della progettazione e della didattica nei corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro.
Sig. Genovese, di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Il nostro centro si occupa di formazione professionale qualificante, sicurezza sul lavoro e siamo inoltre centro di formazione universitario collegato con quattro università telematiche.
Da quanto tempo opera in questo settore?
Dal 2010 siamo accreditati dalla Regione Calabria per la formazione continua e la formazione superiore.
Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?
I corsi attivati presso il nostro centro di formazione sono tutti quelli relativi alla 81/08, corsi di formazione in ambito socio sanitario, certificazioni informatiche e certificazioni della lingua inglese. Siamo in procinto di attivare una serie di corsi qualificanti e abilitanti alle professioni entro il mese di giugno 2013.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Sì, nel nostro oggetto sociale abbiamo inserito anche il servizio di consulenza alle aziende. Tutto questo verrà svolto in partenariato con una società leader nella mediazione civile e mediazione finanziaria e assicurativa.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Oggi non si può prescindere dalla condizione di crisi in cui imperversano le aziende italiane.
Queste sono obbligate per legge a effettuare formazione e possono diventare vittime di società di formazione fittizie che pensano soltanto al proprio profitto e offrono all’azienda un servizio scadente e di nessuna utilità.
Tenendo conto di questo scenario posso comunque dire che le richieste più significative da parte delle aziende riguardano la formazione specifica di personale addetto a mansioni innovative dove la qualità didattica e organizzativa possono fare la differenza. Le richieste di formazione di addetti alla sicurezza sono spesso avanzate più per obbligo di legge che per coscienza con conseguente richiesta di prezzi al di sotto della competitività e a scapito della qualità.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Come anticipavo precedentemente la problematica maggiore è la mancanza di cultura e sensibilità riguardanti la sicurezza sul lavoro.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Gli imprenditori non sono ancora stati sensibilizzati a dovere su quelli che sono gli aspetti sociali della cultura in materia di sicurezza sul lavoro
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Perché mi ha dato la possibilità di maturare esperienza e professionalità.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
La formazione frontale senza alcun dubbio.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Penso che dovrebbe essere un argomento da trattare a tutte le “latitudini e longitudini”, argomento obbligatorio e principe in tutte le sedi adeguate.
L’unica criticità che ho da rilevare riguarda il coinvolgimento dei consulenti del lavoro e dei commercialisti, che a mio avviso doveva essere contemplato come obbligatorio nello stesso TU e successive modifiche.
L’81/08 è di per sé una legge chiarissima e inconfutabile, basterebbe leggerla e discuterla in maniera professionale e razionale, è un ottimo strumento a disposizione dei lavoratori e del datore di lavoro cosciente, una vera dimostrazione di rispetto della vita.
Tutte le interviste dai centri ANFOS.
