SIRACUSA – Dieci domande per un Centro ANFOS. Carmelo Cria, amministratore unico della C.E.I.S – Centro Europeo Innovazione e Sviluppo Srl, società di servizi di consulenza e formazione nei settori della sicurezza sul lavoro, l’igiene degli alimenti (HACCP), la formazione degli operatori sanitari (ECM) e la formazione informatica riconosciuta (ECDL), con sede a Siracusa.
Sig. Cria, di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Il centro è accreditato alla Regione Sicilia per l’erogazione della formazione continua e superiore, al Ministero Salute per l’organizzazione di eventi in Educazione Continua in Medicina (ECM), all’Ispettorato regionale sanità (IRS) per lo svolgimento di attività di formazione finalizzata al raggiungimento degli “obblighi di formazione sulla corretta condotta igienico-sanitaria dell’attività” ai sensi del Decreto 19/02/07 attuativo dell’art 12 L.R.n. 5 del 19/05/05, e DIDASCA (AICA) per la certificazione ECDL. Si occupa di formazione, residenziale e in e-learning, di percorsi formativi nei settori delle NTCI, dell’Educazione Continua in Medicina, della sicurezza sul lavoro e alimentare.
Da quanto tempo opera in questo settore?
CEIS opera nel settore della formazione dalla sua nascita nel 1988. È dal 1997 che offre corsi di formazione innovativi e integrati in materia di sicurezza sul lavoro e unendo le esperienze della consulenza, con quelle della conoscenza delle aziende del territorio, fa della gestione della sicurezza un fattore di sviluppo delle aziende clienti.
Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?
CEIS organizza, oltre alla formazione obbligatoria sulla sicurezza, attività formative nell’ambito dell’Educazione Continua in Medicina (ECM), della corretta condotta igienico-sanitaria dell’attività, formazione per alimentaristi, formazione sulle NTCI e piani formativi per la preparazione alle certificazioni ECDL.
La vostra società eroga anche altri servizi?
CEIS eroga su richiesta servizi di consulenza e informazione volti a facilitare l’accesso ai finanziamenti ad aziende, enti pubblici, organizzazioni non governative, associazioni sindacali, mondo del no-profit. Eroga inoltre servizi di consulenza nei seguenti ambiti: infrastrutture e formazione, accesso a finanziamenti, consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, progettazione ed ideazione di prodotti multimediali e siti web, organizzazione eventi.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Sicuramente la formazione sulla sicurezza è uno degli argomenti più richiesti. Anche in virtù degli ultimi Accordi Stato/Regioni che fanno diventare la buona formazione in materia di sicurezza strutturale per le aziende.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Conciliare la richiesta di formazione dell’impresa con le esigenze lavorative in termini di orari e dipendenti da formare.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
I datori di lavoro sono abbastanza sensibili, una sensibilità dovuta dalla necessità di ridurre incidenti sul posto di lavoro e quindi dall’obbligo legislativo. Le lamentele che riscontro riguardano il carico a volte eccessivo della formazione in termini finanziari (costi della formazione) e di produzione (distrazione dei dipendenti dal lavoro).
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Per poterci avvalere di un sistema di validazione e perchè un soggetto terzo possa controllare il lavoro da noi svolto mettendolo a confronto con procedure standardizzate.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Ritengo che la formazione sulla sicurezza, soprattutto per quel che riguarda alcune figure chiave quali gli RSPP, sia molto efficace nel caso in cui si possa utilizzare la formula della formazione sul campo (training on the job) con affiancamento di esperti e tutor aziendali.
Spesso però la formazione è legata a schemi tradizionali di docenza in aula con lezioni frontali. Ritengo che questa formula, anche se è la più diffusa, a volte sia poco efficace nel far cambiare abitudini e vizi sul lavoro dei dipendenti. Questo perchè a volte tale formula rischia di non essere capitalizzata dal lavoratore che in molti casi la percepisce come mero obbligo amministrativo, senza coglierne l’indispensabile valore formativo.
Ancora, non tutti i lavoratori hanno una chiara percezione dei rischi legati alle proprie mansioni professionali, proprio per questo è necessario utilizzare strumenti formativi più efficaci affinché cresca in loro la consapevolezza del valore delle norme di sicurezza
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Il Testo Unico ha reso sicuramente meno dispersiva la materia, credo tuttavia che gli adempimenti per le nostre piccole aziende potrebbero essere snelliti, un aspetto importante da considerare nel perseguire il compimento di tutti gli adempimenti previsti.
Dieci domande per un centro ANFOS.