A conclusione della serie di articoli pubblicati nei giorni scorsi sulle malattie professionali*, uno sguardo ai dati sui tumori.
Quelli denunciati (compresi quelli da asbesto):
- continuano a superare i 2.000 casi l’anno;
- restano tra le patologie professionali più frequenti, più della metà riguardano la pleura e i polmoni trachea-bronchi (circa 600 l’anno), seguono quelli legati alla vescica (quasi 300 denunce l’anno).
In termini generali, i tumori professionali restano la principale causa di morte per malattia tra i lavoratori.
Peraltro, le cifre rilevate dall’Inail devono considerarsi sottostimate perché per queste patologie esiste un fenomeno di sottodenuncia, a causa:
- delle difficoltà di riscontro del nesso causale della lunga latenza di alcune forme;
- della ancora scarsa consapevolezza della possibile natura professionale di molti. tumori.
Nel 2011 anche le malattie professionali occorse a lavoratori stranieri segnano un aumento, da 2.442 nel 2010 a 2.640 nel 2011 (+8,1 per cento). Il maggior incremento nell’agricoltura dove si è passati da 112 denunce del 2010 a 159 nel 2011 (+42,0 per cento).
Fra le tipologie maggiormente presenti:
- le malattie osteo-articolari e muscolo-tendine (nell’ultimo quinquennio sono passate dal 43 per cento nel 2007 a oltre il 70 per cento nel 2011 (80 per cento in agricoltura) con 1.870 denunce;
- le malattie del sistema nervoso e organi di senso, 341 denunce (di cui 295 ipoacusie) nel 2011 contro le 391 (di cui 343 ipoacusie) nel 2010;
- le malattie cutanee (62 denunce nel 2011);
- i tumori (36).
I Paesi di provenienza dei lavoratori maggiormente interessati sono il Marocco (12 per cento), e la Romania e Albania (entrambe 10 per cento).
* I dati sono stati acquisiti dal Report della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni approvata dal senato il 15 gennaio 2013.
Leggi anche:
Le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, in testa alle denunce
Relazione Commissione inchiesta, terzo approfondimento: le malattie professionali
Macchine vecchie e senza protezioni, in agricoltura difficili le soluzioni efficaci
Cadute (per ora) le aspettative di rendere più sicure le macchine agricole