ROMA – Pubblicato da Inail un resconto sul rapporto (febbraio 2013) What recognition of work-related mental disorders? A study on 10 European countries (Studio sul riconoscimento delle patologie psichiche lavoro-correlate in dieci Paesi europei) commissionato dal Forum europeo per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e coordinato dall’ente francese EUROGIP.
Il rapporto prende spunto dal crescente fenomeno delle patologie legate ai rischi psico-sociali nel lavoro e descrive le modalità di riconoscimento dei disturbi psichici da parte degli organismi nazionali di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali di dieci Paesi europei: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Svizzera.
Dall’analisi comparata dei dati rilevati emerge che il riconoscimento di alcune patologie psichiche come malattie professionali è contemplato in sei Stati: Belgio, Spagna, Francia e Italia (come previdenza complementare), Svezia (in cui vige il sistema della prova) e Danimarca che è l’unico Paese in cui una patologia psichica, il disturbo post-traumatico da stress, è stata inserita nella lista nazionale delle malattie professionali.
Per la Germania, la Svizzera e la Finlandia non esiste un riconoscimento di patologie psichiche come malattie professionali in quanto non esisterebbero ancora prove mediche e scientifiche che giustifichino una qualsiasi decisione positiva in merito a una richiesta di riconoscimento di un caso di disturbo mentale come malattia professionale.
In ogni caso, negli Stati che contemplano il riconoscimento, è necessario dimostrare il nesso causale tra la malattia e l’attività professionale della vittima e le procedure variano da Stato a Stato.
Sono 200 i casi di malattia psichica riconosciuta quale malattia professionale in Spagna e Danimarca nel 2011; 100 i casi in Francia, 70 in Svezia e 13 in Italia.
“In tutti i Paesi che hanno partecipato allo studio le patologie psichiche possono essere riconosciute anche come conseguenza di infortunio sul lavoro. Per tale riconoscimento è necessario che all’origine della patologia vi sia un evento inatteso, traumatizzante e di durata concentrata nel tempo, come atti di violenza (rapina a mano armata, aggressione sul luogo di lavoro…) o traumi causati dal coinvolgimento in un incidente stradale o nell’infortunio di un collega.Il disturbo psichico più comunemente riscontrato in queste circostanze è la sindrome da stress post-traumatico”. Anche in questo caso le procedure per il riconoscimento variano da Stato a Stato.
Infine una specifica sezione della ricerca riguarda il fenomeno dei suicidi legati a cause di lavoro. In questo campo è molto difficile avere studi correlati che comprovino un legame certo tra suicidio e cause professionali. In questo contesto si distingue la Francia per la qualità delle statistiche disponibili sul soggetto, e per il grande numero di suicidi riconosciuto e compensato dal sistema di assicurazione delle malattie professionali. Per gli altri Stati il riconoscimento appare eccezionale e interviene spesso attraverso una decisione giudiziaria che si impone all’organismo di assicurazione.
Per approfondire: patologie psichiche lavoro-correlate, studio comparativo.