BILBAO – Pubblicata da Eu-Osha la relazione Diverse cultures at work: ensuring safety and health through leadership and participation – Culture diverse sul lavoro: garantire la sicurezza e la salute attraverso la leadership e la partecipazione, documento che affronta il problema delle differenze culturali nei luoghi di lavoro e offre uno strumento per facilitare la convivenza tra lavoratori valorizzando la diversità quale risorsa per l’apprendimento e stimolo al rinnovamento.
Nell’UE la percentuale di lavoratori migranti è in continuo aumento. Nei luoghi di lavoro devono convivere persone con origini, lingue, usi e valori diversi e questo può causare malintesi e difficoltà di comunicazione, creare disagio tensione e stress.
Nello specifico della salute e sicurezza, sfondi culturali diversi possono portare con sé diverse percezioni del rischio, e quindi comportamenti diversi, mentre le difficoltà di comunicazione possono essere origine di incidenti.
“I lavoratori con un background di migrazione” – spiega Christa Sedlatschek, direttrice Eu-OSha – “devono affrontare specifici problemi di lingua e cultura, situazione che si riflette anche in percentuali di infortuni e assenze per malattia più elevate rispetto ai lavoratori nazionali”.
La relazione dopo aver illustrato la situazione del lavoro migrante in UE e i suoi effetti in termini di SSL, evidenzia gli aspetti positivi della convivenza tra culture diverse, individua alcuni punti critici e presenta soluzioni e raccomandazioni pratiche per affrontare l’interculturalità.
Tra le raccomandazioni al primo posto c’è la necessità di assicurare a tutti i lavoratori una adeguata comprensione dei messaggi di sicurezza, suggerendo l’uso di pittogrammi e di formazione adeguata attraverso forme di didattica attiva (giochi di ruolo, simulazioni). Grande rilievo viene riservato allo stile della leadership e alla partecipazione di tutti i lavoratori alla gestione della sicurezza.
A tal proposito viene citato il caso della BMW di Monaco di Baviera dove i dirigenti sono stati appositamente formati per gestire la diversità e dove sono state istituite le figure degli “ambasciatori della salute”, lavoratori stranieri che si sono resi disponibili a fare da mediatori con le comunità di appartenenza per far arrivare ai propri connazionali sia le informazioni sui comportamenti corretti da tenere che messaggi per promuovere la salute e la sicurezza in azienda, portando conoscenza e consapevolezza sui diritti e sulle opportunità in azienda.
Per approfondire: culture diverse sul lavoro.