ROMA – Pubblicato da SIMLII il 5 giugno un comunicato riguardante i nuovi adempimenti nella trasmissione informatizzata dei dati sanitari e di rischio.
Nel comunicato Simlii conferma la propria protesta e il proprio disagio nei confronti dell’Allegato 3B previsto dall’ art 40 del D.Lgs 81/08, come modificato dal DM 9 luglio 2012. Motiva la propria convinzione considerando la nuova modalità di raccolta dati non condivisibile nel metodo, nella forma e nella sostanza e che conduce a una raccolta di dati ridondanti e di indicatori di dubbia efficacia.
Simlii propone quindi un “profondo ripensamento” sulla nuova modalità e sul rapporto tra medico competente e Servizio sanitario nazionale, ripensamento motivato in particolare dal fatto che:
- “la disponibilità dell’applicativo web per la trasmissione dei dati approntato dall’Inail è avvenuta a ridosso della scadenza prevista, che non sono state tenute in debito conto le indicazioni di modifica richieste né è stato possibile effettuare preventivamente adeguate prove tecniche, rendendo difficile una adeguata formazione degli stessi medici competenti e degli operatori dei Servizi di prevenzione delle Asl;
- non è stata ancora emanata la prevista circolare ministeriale per il chiarimento degli aspetti più controversi del DM 9 luglio 2013;
- da parte di molti Servizi delle ASL vengono ancora inviate comunicazioni ai medici competenti del territorio con indicazioni difformi rispetto a quanto deciso nel tavolo tecnico nazionale, per l’invio telematico dei dati dell’allegato 3B a determinati indirizzi di posta elettronica degli stessi Servizi chiedono”.
A fronte di quanto illustrato il direttivo nazionale del SIMLII chiede:
- “la sospensione dell’invio dell’Allegato 3B e che l’invio sia reso facoltativo per tutta la durata della fase di sperimentazione prevista in atto dal DM del 9 luglio 2012;
- di abrogare le sanzioni previste per il mancato o errato invio dei dati per l’intera durata del periodo di sperimentazione;
- di aumentare la durata del periodo di sperimentazione, anche al fine di verificare il corretto funzionamento del sistema telematico e favorire la completa informatizzazione da parte di tutti i Medici Competenti, stimata attualmente intorno al 50 – 60% del totale”.
Tramite comunicato Simlii invita iscritti e medici competenti a sottoscrivere il documento che, corredato dalle firme, sarà inviato ai Ministeri della Salute e del Lavoro, alla Conferenza Stato Regioni e ai gruppi parlamentari.
Per approfondire: comunicato del Direttivo Simlii sull’allegato 3B.