FIRENZE – Pubblicate dalla Regione Toscana e promosse dai settori Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro, Pianificazione del territorio e Politiche abitative le Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni, redatte a cura del prof. Antonio Laurìa, Università di Firenze dpartimento DIDA, Centro TESIS e Unità funzionale “Verifica impianti e macchine” dell’Asl 10 Firenze.
Gli infortuni domestici rappresentano una delle prime cause di incidenti in Italia, un fenomeno ancora non sufficientemente studiato e che secondo gli ultimi dati ISTAT si stima coinvolga circa tre milioni di cittadini italiani ogni anno, con eventi di gravità diversificate e con esiti anche mortali.
L’infortunio domestico è “un evento dannoso che può verificarsi negli immobili di civile abitazione e nelle relative pertinenze e che può coinvolgere i componenti del nucleo abitativo o altri soggetti presenti nell’abitazione nello svolgimento di attività quotidiane residenziali, manutentive e di bricolage”.
L’infortunio è determinato dall’interazione di tre tipi di fattori di rischio: quelli ambientali (relativi cioè a caratteristiche dei luoghi o ad agenti materiali ivi presenti), quelli individuali (relativi cioè alle caratteristiche dell’infortunato quali età sesso, stato di salute) e quelli comportamentali (cioè la specifica propensione ad agire in modo rischioso o meno).
La prevenzione può giocare un ruolo determinante e intervenire su ogni tipologia di fattori di rischio e deve essere attuata mediante strategie dirette sia alla persona (in modo da incidere sui fattori di rischio comportamentali e individuali) che agli habitat residenziali (in modo da incidere sui fattori di rischio ambientale). È proprio a questo secondo aspetto che la pubblicazione è dedicata.
Le linee guida si avvalgono infatti di uno speciale compendio elaborato allo scopo di fornire al progettista un quadro descrittivo delle soluzioni attuabili per ridurre il rischio di infortunio nelle abitazioni, e allo stesso tempo si rivolgono agli enti locali per definire un regolamento regionale e/o integrare regolamenti edilizi comunali e fornire criteri per la formazione dei bandi di edilizia residenziale pubblica.
La guida è strutturata quindi in schede con informazioni tecnico-progettuali e normative.
Base di partenza è l’individuazione delle principali dinamiche di infortunio: cadute da o sulle scale, conseguenti a scivolata, conseguenti a inciampo o passo falso, cadute dall’alto, urti o collisioni con parti del fabbricato, collisioni con oggetti in caduta, elettrocuzioni, incendi di natura elettrica ed eventi connessi con l’utilizzo del gas.
Di ogni dinamica di infortunio si identificano quindi gli specifici fattori di rischio, gli aspetti tecnici, la normativa di riferimento e le possibili soluzioniprogettuali.
Per approfondire: linee guida sicurezza d’uso delle abitazioni.