LECCO – Pubblicato dall’Asl di Lecco il Rapporto di prevenzione collettiva e di promozione della salute Anno 2012.
Il documento illustra le attività svolte dalla Asl in diverse aree d’intervento: sicurezza sul lavoro, qualità negli ambienti di vita, malattie infettive, igiene dei prodotti alimentari, promozione della salute e attività di screening.
Sono stati 2392 i controlli effettuati dall’Asl nel 2012, il 29% in più rispetto all’anno precedente. 966 le imprese sottoposte a ispezione, di cui circa il 70% ad elevato grado di rischio.
Grazie a un ripristino di risorse e all’attivazione di uno specifico progetto finanziato dai proventi delle sanzioni è quasi raddoppiato inoltre il numero di controlli eseguiti in collaborazione con la Direzione territoriale del lavoro per verificare i requisiti di salute e sicurezza nei cantieri edili.
Altri 52 controlli sono stati eseguiti dalla Asl nell’ambito di ispezioni eseguite da alti organi vigilanza: DPL, Inail e Polizia Locale che fanno parte del Sistema provinciale della prevenzione. Alcuni di questi accertamenti in vigilanza congiunta hanno riguardato le misure di salute e sicurezza in ambienti confinati (cisterne serbatoi, condotte) dove i lavoratori sono esposti al rischio di asfissia o intossicazione dovuta ad esalazione di sostanze tossiche o nocive.
Più 25% i reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro segnalati all’Autorità giudiziaria nel 2012, 330 le aziende sanzionate.
Per quanto riguarda il lavoro nero sono 504 aziende ispezionate, di cui 275 sono risultate irregolari. 657 i lavoratori senza regolare contratto di lavoro, 7 i provvedimenti di sospensione dell’attività̀ imprenditoriale.
Infortuni. Il tasso annuo di incidenza registrali dalla Asl in Provincia di Lecco è in progressiva diminuzione: da 56,6 infortuni/1000 addetti nel 2001 si è passati a 43,3 nel 2011. Particolarmente rilevante il risultato conseguito nel comparto delle costruzioni edili, nel quale nel medesimo periodo il tasso di incidenza è passato da 58,01 nel 2001 a 31,14 nel 2011 ed è diminuita l’incidenza degli infortuni gravi.
Per quanto riguarda le malattie professionali è da rilevare che diminuiscono le malattie di origine esclusivamente lavorativa (sordità da rumore, silicosi) e aumentano le patologie lavoro-correlata a genesi multifattoriale (malattie muscolo‐scheletriche, neoplasie).
Patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, bronco pneumopatie croniche ostruttive, patologie della colonna vertebrale, patologie psichiche e da stress lavoro correlato e malattie da agenti biologici, le tecnopatie più diffuse.
Le ipoacusie sono passate dal 59% al 44% mentre le patologie da sovraccarico degli arti superiori sono passate dal 17% al 22%. I tumori professionali ricoprono il 12% dei casi segnalati.
Amianto. Aumentato il numero di Piani di Lavoro valutati. Sono stati 781 i piani/notifiche valutati nel 2012, piani relativi alla rimozione sia di amianto in matrice friabile da coibentazioni, guarnizioni eche di coperture in cemento‐amianto per una quantità complessiva di circa 300.000 mq.
Per approfondire: rapporto attività dipartimento prevenzione medica 2012.