È convertito in legge il DL 4 giugno 2013, n. 61 con il quale si era ritenuto urgente e necessario di emanare disposizioni che assicurassero, mediante la “nomina di un’apposita struttura commissariale straordinaria, la continuità produttiva ed occupazionale”, il rispetto delle norme ambientali e sanitarie.
Come è noto, a spingere il provvedimento d’urgenza era la “presenza di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, la cui attività produttiva abbia comportato e comporti pericoli gravi e rilevanti per l’integrità dell’ambiente e della salute a causa della inosservanza… dell’autorizzazione integrata ambientale o di altre disposizioni a tutela dell’ambiente e della salute”.
Nel testo convertito, si legge che le società interessate impiegano “un numero di lavoratori subordinati, compresi quelli ammessi al trattamento di integrazione guadagni, non inferiore a mille”, e che i commissariamento… viene “disposto, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari… ovvero, previa offerta di idonee garanzie patrimoniali o finanziarie…previo accertamento dell’inosservanza delle prescrizioni da parte dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), con il supporto delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente (Arpa), in contraddittorio con l’impresa interessata”.
Per consentire il monitoraggio sull’attività di ispezione e di accertamento svolta dall’Ispra e dalle Arpa in relazione alle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate alle imprese…, il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare “presenta semestralmente alle Camere una relazione sullo stato dei controlli ambientali che dà conto anche dell’adeguatezza delle attività svolte dall’Ispra e dalle Arpa”.
Con la nuova legge, ha osservato il Ministro competente, “per la prima volta il commissariamento non viene disposto per la tutela dei creditori ma per la tutela delle ragioni ambientali e sanitarie”.
Info: legge 3 agosto 2013, n. 89.