TORINO – Sono trascorsi tre anni. Ma i morti sul lavoro della Thyssen non si dimenticano. Così, in occasione dell’anniversario, gli attivisti dell’associazione Terra di Fuoco hanno innalzato caschi gialli sopra tutte le principali statue della città di Torino (una ventina).
La tragedia, ricordiamolo, costò la vita a 7 operai, in seguito a un grave rogo che si verificò nella notte tra il 5 e 6 dicembre 2007, all’interno dello stabilimento della Thyssen Krupp i corso Regina Margherita. L’associazione Terra di Fuoco segue direttamente i familiari delle vittime e – soprattutto – mantiene alta l’attenzione in merito al processo che è ancora in corso, seguendo tutte le udienze. «Non vogliamo lasciare soli i familiari. Si è trattata di una grave tragedia e bisogna mantenre alta l’attenzione», ha detto Oliviero Alotto di Terra di Fuoco.
Al flash mob seguirà una manifestazione per ricordare le vittine della Thyssen, in programma l’8 dicembre alle ore 15 (piazza dello Statuto).
Il corteo poi arriverà davanti allo stabilimento della Thyssen e si chiuderà nella zona ex Grandi Motori. Infine, gli attivisti dell’associazione lanciano un invito agli utenti della rete Internet: cambiare la propria immagine nel profilo Facebook e inserire che riguardi la sicurezza sul lavoro. Magari, proprio un casco giallo.
A ricordare le vittime della Thyssen ci ha pensato anche il presidente dell Camera, Gianfranco Fini, con un articolo pubblicato sul giornale “Sicurezza e Lavoro”: ha citato i numeri che indicano una riduzione delle morti e degli inforuni, ha ricordato l’impegno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invito comunque “a non abbassare mai la guardia”.