MILANO – La pubblicazione dei rapporti Inail che sta avvenendo in quest’ultimo perido vorrebbe mostrare una diminuzione degli infortuni, ma ad una attenta e approfondita analisi dei dati emergono elementi che possono invece far pensare che il dato non sia così tanto reale.
Basta guardare infatti il rapporto Inail degli infortuni in Lombardia per rendersi conto che qualcosa non funziona. Partiamo da un dato di fatto: gli incidenti denunciati sono diminuiti. Per la Lombardia si è passati dagli oltre 149.500 del 2008 ai poco più di 134.000 del 2009. L’Inail sostiene che questo calo rimanga tale anche considerando la diminuzione degli occupati e il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Quello che può destare sospetto è in realtà un altro dato: mentre diminuisce il numero di infortuni nella regione lombarda, aumenta il numero di morti e aumentano gli incidenti particolarmente gravi, cioè quelli che difficilmente posso non essere denunciati.
In estrema sintesi, il fatto che la diminuzione si concentri sulle denunce di quegli infortuni di minore entità, mentre per quelli che hanno dato luogo ad invalidità permanente o morte, l’indice non ha subito alcuna variazione rispetto al 2008, fa sorgere il sospetto che, proprio per l’accentuato carattere aleatorio del lavoro a causa della crisi economica, in molti casi si sia omesso di presentare le denunce.
Alcuni dati sembrerebbero indicare la fondatezza di questa tesi: ad esempio, che la diminuzione delle denunce nel 2009 è stata di oltre il 10 per cento, circa l’uno per cento in più rispetto al dato nazionale. In contraddizione con questo dato c’è però che il numero di morti continua a crescere nonostante il calo degli occupati, passando dai 175 del 2008 ai 177 del 2009. La forbice è particolarmente evidente nel settore dell’industria, dove gli infortuni sono calati dell’11 per cento mentre i morti crescono a dispetto del calo di occupati.
A rendere ancor più nebulosa l’interpretazione dei dati statistici c’è l’andamento di infortuni ed incidenti tra gli stranieri. Nel 2009 nella regione lombarda sono infatti diminuiti gli infortuni che li vedono coinvolti, con un calo superiore al 17 per cento. Al contrario di ciò che avviene tra gli italiani per i lavoratori stranieri diminuiscono anche i casi mortali passando da i 42 del 2008 ai 30 del 2009, un calo consistente concentrato soprattutto nel settore industriale, dove la loro presenza è però aumentata. Infine c’è un dato di cui l’Inail nel suo rapporto dà solamente una lettura parziale, ed è quello che riguarda gli indici di frequenza degli infortuni e di invalidità temporanea o permanente. È vero infatti che la Regione Lombardia quest’anno ha fatto registrare indici migliori della media nazionale ma, cosa che viene invece omessa, questo sono peggiori di quelli registrati nel 2008 e questo starebbe così ad avvalorare l’ipotesi che in realtà la sicurezza sui posti di lavoro non sia poi così tanto migliorata come si vorrebbe far credere.