RIMINI – Siglato il 16 settembre in Provincia di Rimini il Protocollo d’intesa per la legalità, la regolarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture pubblici.
Il patto (triennale) è stato sottoscritto da Provincia, Prefettura, Direzione territoriale del lavoro, Direzione provinciale Inps, Direzione provinciale Inail, Camera di commercio di Rimini, Azienda unità sanitaria locale Rimini, ventisette Comuni della Conferenza dei sindaci, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, la Cassa mutua edile e Cassa edile Emilia Romagna Cedaiier.
Suoi obiettivi saranno intensificare la collaborazione tra le amministrazioni egli enti di controllo, vigilare e intervenire su:
- “il regolare impiego della manodopera, per verificare, inoltre, l’uso di tipologie contrattuali diverse dal contratto a tempo determinato;
- il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, per verificare anche un uso dell’orario medio settimanale inferiore alle 40 ore (documentazione fornita dagli enti bilaterali del settore);
- l’osservanza della normativa antinfortunistica e del monitoraggio del fenomeno infortunistico, ivi compresi l’indice di frequenza degli infortuni (documentazione fornita oltre che dall’Inail anche dagli organismi paritetici di settore) e la certificazione dell’avvenuta formazione in materia di sicurezza sul lavoro (documentazione fornita dagli enti di formazione bilaterali del settore) ;
- l’utilizzo dei sistemi di de materializzazione del Durc e della notifica preliminare unica, qualora attivata a livello regionale, sia per la verifica di congruità della manodopera nei cantieri, secondo le modalità previste dalle normative di settore e utilizzando le sperimentazioni in corso dalle Casse Edili, sia per gli indici di rischiosità degli interventi edilizi;
- il regolare assolvimento degli obblighi contributivi;
- l’adempimento degli obblighi fiscali;
- l’incidenza della manodopera dichiarata in relazione ai valori dell’opera”.
Nello specifico per quanto riguarda le misure per la legalità e controlli sui tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e per la sicurezza nei cantieri di opere oggetto di pubblico appalto i firmatari si impegnano a “sollecitare l’attuazione delle c.d. white list (elenchi di imprese fornitrici e prestatrici di servizi non soggette a rischio di inquinamento mafioso di cui all’art 1, commi dal 52 al 57 della legge 6 novembre 2012, n. 190 e dell’art. 1, comma 56, della legge n. 190 del 2012 alle quali possono rivolgersi gli esecutori di lavori, servizi e forniture pubblici che dovranno essere create preso la Prefettura conformemente a quanto stabilito dal D.P.C.M. varato nella seduta del consiglio dei Ministri del 18 aprile 2013″.
La Provincia di Rimini si impegna inoltre a sostenere la realizzazione della Stazione Unica Appaltante e in merito ai criteri di selezione delle offerte si stabilisce che verrà applicato preferibilmente il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che potranno essere inseriti tra i criteri anche “elementi finalizzati al perseguimento degli obiettivi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, in base alle peculiarità dello specifico cantiere, con riguardo in particolare ma non esaustivamente ai presidi di sicurezza, ai sistemi di verifica dell’operato delle maestranze, alla qualificazione e formazione dei prestatori di lavoro, ai modelli di organizzazione e gestione per la sicurezza ex art. 30 D.Lgs. 81/2008, al numero medio settimanale di visite in cantiere da parte dei professionisti incaricati di attività di coordinamento per la sicurezza e salute dei lavoratori in fase esecutiva”.
Vengono pertanto definite apposite misure per la sicurezza nei cantieri di opere oggetto di pubblico appalto, tra cui l’inserimento nei contratti di incarico di professionisti per attività di coordinamento per la sicurezza e salute dei lavoratori in fase esecutiva “di cui al Titolo IV, Capo I del D.Lgs. n. 81/2008, e la valutazione nel verbale relativo alle procedure di appalto della “congruità, adeguatezza e sufficienza del valore economico delle offerte rispetto al costo del lavoro e al costo della sicurezza ai sensi degli art.86 comma 3—bis del D.L.vo 165/2006 e art. 26 del D.l.vo 81/2008”.
Infine l’accordo istituisce l’Osservatorio provinciale appalti e il Tavolo di coordinamento e verifica sull’attuazione del protocollo. I firmatari si impegnano inoltre a promuovere programmi formativi e informativi per gli operatori pubblici e privati di settore.
Info: Provincia di Rimini legalità e sicurezza lavoro.