ROMA – L’Italia il 12 settembre 2013 ha approvato definitivamente il disegno di legge Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) n. 186 sul lavoro marittimo, con Allegati, adottata a Ginevra il 23 febbraio 2006 nel corso della 94ma sessione della Conferenza generale dell’OIL, nonché norme di adeguamento interno.
Con questo atto l’Italia adotta definitivamente la Convenzione del lavoro marittimo (MLC, 2006) entrata in vigore lo scorso 20 agosto, anche se “la ratifica sarà ufficiale nel momento in cui il Governo italiano consegnerà lo strumento di ratifica al direttore dell’Ilo, Guy Ryder, entrando così a far parte dell’oramai nutrito gruppo dei paesi pronti ad applicare la nuova legge del mare”.
Con la ratifica della Convenzione l’Italia si impegnerà per:
- adottare requisiti minimi per il lavoro dei marittimi a bordo delle navi, tra cui il divieto di assunzione ai minori di 16 anni, l’istituzione di un collocamento gratuito per i marittimi e il divieto di assunzione di personale non in possesso di adeguata formazione e di certificazione comprovante un idoneo stato di salute;
- rispettare condizioni di impiego che prevedano regolare contratto, la definizione di un orario di lavoro congruo e adeguati periodi di riposo e ferie, il giusto indennizzo al lavoratore in caso di infortunio o malattia;
- garantire al personale imbarcato alloggi dignitosi, strutture ricreative, alimentazione e servizi di mensa adeguati;
- assicurare la tutela della salute, attraverso servizi di assistenza sanitaria sia a bordo che a terra e a garantire la tutela del benessere e la sicurezza sociale;
- verificare la conformità e l’applicazione delle disposizioni sulle navi che battono la sua bandiera, istituendo un sistema di ispezione e certificazione delle condizioni del lavoro marittimo, in collaborazione con istituzioni pubbliche e altri organismi.
L’adesione completa dell’Italia rappresenta un ulteriore passo verso la ratifica universale della Convenzione, obiettivo ambizioso ma raggiungibile, dichiaratamente espresso dalla direttrice del Dipartimento norme internazionali del lavoro dell’Ilo, Cleopatra Doumbia-Henry.
Con l’entrata in vigore della Convenzione gli Stati che non intenderanno ratificare potranno essere interessati da consistenti disincentivi. Nei porti dei Paesi firmatari le navi non a norma provenienti da Stati non ratificanti saranno sottoposte a ispezioni approfondite che potrebbero durare diversi giorni e tradursi in una lunga inattività.
Al contrario le navi battenti bandiera dei Paesi ratificanti potranno beneficiare dei vantaggi di una velocizzazione delle pratiche e gli operatori godere di un innalzamento delle competenze grazie a corsi di formazione (per ispettori, consulenti legali e per operatori di navi da crociera). In Italia i citati corsi saranno erogati presso il Centro di formazione dell’Ilo di Torino.
Per approfondire:
comunicato portale Ilo Lavoro Dignitoso
atto Camera n.1238