ROMA – Presentato ieri a Roma nella sede Aci dal presidente Istat Antonio Golini e dal presidente Aci Angelo Sticchi Damiani il Rapporto Istat-Aci sugli incidenti stradali nel 2012.
Quanti sono gli incidenti stradali verificatisi sulla rete stradale nazionale nell’anno 2012? Quale la loro gravità? Quante le persone coinvolte? Quali le cause?
Il rapporto, frutto della rilevazione condotta dall’Istat con la compartecipazione dell’Aci e di Regioni, Province Autonome e Province nell’ambito del Programma statistico nazionale, risponde a queste domande e riporta dati sulla localizzazione e le circostanze degli incidenti, la tipologia di veicoli coinvolti e le conseguenze alle persone.
Continua un trend positivo nella diminuzione di incidenti rilevati in Italia. Rispetto al 2011, sono -9,2% gli incidenti, -9,3% i feriti e -5,4% i decessi causati da incidente stradale.
Nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 186.726 e hanno causato il decesso di 3.653 persone e lesioni a 264.716. In media si sono verificati 512 incidenti stradali al giorno che hanno causato la morte di 10 persone e il ferimento di altre 725.
Nell’arco temporale di un decennio, tra il 2001 e il 2012, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da 263.100 a 186.726, con un calo complessivo del 29%; i morti sono passati da 7.096 a 3.653 (-48,5%) e i feriti da 373.286 a 264.716 (-29,1%).
Il tasso di mortalità in incidenti stradali, calcolato come rapporto tra il numero di morti e la popolazione residente (per 1.000.000), passa da 124,5 nel 2001 a 60,1 nel 2012.
Il tasso di mortalità in Europa si attesta su 55 persone ogni milione di abitanti. L’Italia, che ha registrato un valore pari a 60,1, si colloca al tredicesimo posto della graduatoria europea dopo Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.
Sulle strade urbane, nel 2012, si sono verificati 141.715 incidenti (75,9% del totale), con 191.521 feriti e 1.562 morti; sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.398 (il 5% del totale), con 15.852 feriti e 330 decessi. Sulle altre strade extraurbane si sono verificati 35.613 incidenti, con 57.343 feriti e 1.761 morti.
Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane, dove si verificano 4,94 decessi ogni 100 incidenti (4,73 nel 2011). Sulle autostrade l’indice di mortalità è pari a 3,51 (3,13 nel 2011). Meno gravi gli incidenti sulle strade urbane con 1,10 morti ogni 100 incidenti. Sulle strade extraurbane e sulle autostrade l’indice di mortalità risulta in aumento rispetto al 2011, rimane invece stabile per le strade urbane.
Nell’arco dell’anno è l’estate la stagione più pericolosa. Nel 2012 il maggior numero di incidenti stradali con lesioni a persone si è verificato a giugno (18.524), mese in cui si registra anche la media giornaliera più alta (617); il maggior numero di morti si è invece rilevato a luglio, con 406 casi in termini assoluti e 13 in media giornaliera. L’indice di mortalità risulta, infine, più elevato nel mese di agosto (2,33 morti ogni 100 incidenti).
Nella settimana il maggior numero di incidenti con lesioni e feriti si concentra il venerdì
mentre il sabato presenta la frequenza più elevata per i decessi (620, pari al 17,0% del totale). L’indice di mortalità presenta il valore massimo (3,0 morti ogni 100 incidenti) la domenica, seguita dal sabato (2,4%), mentre raggiunge valori compresi tra 1,6% e 1,8% nei restanti giorni della settimana.
L’indice di mortalità raggiunge il valore massimo alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino (4,64 decessi ogni 100 incidenti, media giornaliera pari a 1,96).
Tra le 22 e le 6 del mattino l’indice è più elevato fuori città, e valori massimi si registrano il lunedì e il giovedì notte (7,71 e 7,74 decessi per 100 incidenti).
Distrazione, non-rispetto della precedenza e velocità elevata rimangono anche nel 2012 le prime cause di incidente (44% dei casi). Nel 3,5% degli eventi l’incidente è causato da comportamento scorretto del pedone (8.028 casi). Sulle strade urbane la prima causa di incidente è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (19,0%), mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta o l’andamento indeciso (pari al 19,2%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (pari al 16,6%).
In sette casi su dieci le vittime di incidenti stradali sono conducenti di veicoli (70,0%), nel 14,6% passeggeri trasportati e nel 15,4% pedoni.
Sale ancora la quota di ciclisti morti in incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011 dopo il +7,2% registrato l’anno precedente.
Le categorie di veicolo più coinvolte in incidente stradale sono nell’ordine: autovetture (66,3%), motocicli (13,6%), autocarri (6,5%), biciclette (5,2%) e ciclomotori (5,0%).
Per approfondire: Rapporto Istat-Aci sugli incidenti stradali nel 2012.