URBINO – Pubblicato da Olympus il Working Papers n.25 Mobile phones’ electromagnetic fields and occupational cancer, between Directive 2013/35/EU and Italian Supreme Court case law (Campi elettromagnetici telefoni cellulari e tumori professionali, tra la direttiva 2013/35/EU e la sentenza della Corte Suprema italiana) a cura di Davide Casale, ricercatore confermato di Diritto del lavoro nell’Università di Bologna.
L’autore affronta il rapporto tra la Direttiva 2013/35/EU, sulla protezione dei lavoratori rispetto all’esposizione ai campi elettromagnetici, che “esclude esplicitamente dal suo campo d’applicazione la prevenzione di possibili effetti cancerogeni a lungo termine, in quanto non esiste attualmente alcuna evidenza scientifica che comprovi in maniera conclusiva un nesso di causalità” e la recente sentenza della Corte di Cassazione italiana, che il 12 ottobre 2012, con delibera n. 17438, è intervenuta riconoscendo “(ai fini della copertura previdenziale da parte dell’Inail) il nesso di causalità tra un tumore all’orecchio interno di un lavoratore e la prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari.”
Per approfondire: I Working Papers di Olympus, 25/2013.