TORINO – Pubblicato dal Dors il volume L’attività fisica nei luoghi di lavoro: dalle raccomandazioni alla pratica, primo capitolo del manuale Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro, realizzato dalla Regione Piemonte con la Rete attività fisica Piemonte e DoRS stesso, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013.
Finalità del volume è fornire un supporto agile e pratico per la scelta e la progettazione di interventi di promozione dell’attività fisica in azienda.
In questo primo capitolo, sulla base dei dati rilevati dalla sorveglianza Passi sulla pratica dell’attività fisica messi a confronto coi livelli raccomandati dall’Oms, viene evidenziata l’importanza di promuovere stili di vita sani e combattere la sedentarietà anche sul luogo di lavoro.
Vengono illustrati quindi i possibili interventi di promozione dell’attività fisica che si possono attuare in azienda mettendone in evidenza costi e benefici per il lavoratore e per l’impresa.
In Europa, si stima che più del 35% delle persone resti seduta per più di 7 ore al giorno. Una vita sedentaria rappresenta un fattore di rischio e insieme alle cattive abitudini alimentari, all’abitudine al fumo e all’uso di alcol è tra le principali cause delle malattie non trasmissibili: malattie cardiovascolari, metaboliche, dell’apparato osseo e delle articolazioni.
Il luogo di lavoro, dove la maggior parte della popolazione passa buona parte della propria giornata è un luogo di fondamentale importanza per promuovere il cambiamento e l’adozione di comportamenti salutari. Gli investimenti nella promozione dell’attività fisica si possono tradurre in notevoli vantaggi non solo per il singolo lavoratore ma per l’azienda stessa che può migliorare il benessere, la produttività e l’immagine aziendale e ridurre assenze per malattia, infortuni sul lavoro, turn over e costi sociali.
L’attività fisica può essere promossa in azienda a partire dalla modalità con cui il lavoratore si reca al lavoro, a come impiega i tempi di pausa, alla promozione di attività fisica nel dopo-lavoro.
Da uno studio della letteratura su diversi programmi di promozione attuati i più efficaci sono risultati essere i programmi multicomponente cioè quelli che intervengono su tre diversi livelli:
- l’adozione di politiche aziendali che favoriscano uno stile di vita attivo;
- la riorganizzazione dell’ambiente lavorativo per renderlo adatto alla pratica dell’attività fisica;
- l’informazione ed educazione del singolo e del gruppo per motivare al cambiamento dei comportamenti non salutari.
Obiettivo di questi programmi è aumentare il numero di lavoratori che praticano attività fisica secondo i parametri indicati dall’Oms e ridurre il numero di lavoratori che almeno in orario di lavoro adotta comportamenti sedentari. Gli interventi per raggiungere questi obiettivi devono comprendere:
- azioni per aumentare le conoscenze dei lavoratori sui benefici dell’attività fisica e sulle iniziative realizzate in merito in azienda e offerte dal territorio;
- azioni per motivare e sostenere il cambiamento dei comportamenti non salutari tra cui sessioni di counselling individuale e di gruppo, incontri per acquisire conoscenze sull’importanza di fare attività fisica, corsi per diffondere nuove pratiche fisico/ motorie e strategie per modificare i comportamenti;
- la previsione e organizzazione di risorse, per promuovere gli spostamenti a piedi e in bicicletta e l’attività fisica sul luogo di lavoro, favorendo l’uso delle scale e predisponendo luoghi e tempi per svolgere esercizi facili in intervalli brevi.
Il testo passa quindi in rassegna i principali interventi attuabili classificandoli in base all’entità dell’investimento economico previsto e dell’efficacia riscontrata in letteratura scientifica.
Tutte le informazioni vengono fornite attraverso delle tabelle che chiariscono cosa può fare la direzione aziendale e cosa può fare il lavoratore, gli ambiti di intervento (nel tragitto casa-lavoro-casa, sul posto di lavoro e nel tempo libero), i costi di realizzazione, l’efficacia attesa dell’intervento e suggerimenti operativi per attuarlo nel concreto.
Per approfondire: l’attività fisica nei luoghi di lavoro.