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Rischi psicosociali: nuova indagine Esener Osha

ROMA - Durante la conferenza di revisione intermedia della strategia comunitaria per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro (2007-2012),  l’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha reso noti i risultati di un’indagine condotta nella primavera dello scorso anno, sui rischi nuovi ed emergenti dei luoghi di lavoro, i rischi psicosociali nelle imprese europee dai dieci dipendenti in su. La ricerca è stata effettuata sulla base di 36 mila interviste svolte tra dirigenti e RSPP delle imprese sia del settore privato che pubblico (fatta eccezione per il settore agricolo, della pesca e della silvicoltura) dislocate su tutto il territorio europeo.

Dall’indagine è scaturito che:
1) 4 dirigenti su 5 sono preoccupati dallo stress lavoro-correlato.
2) I settori a maggior incidenza da stress sono: sanitario e sociale (94%) e quello dell’istruzione (84%)
3) Tra i RSPP intervistati il 42% sostiene che il problema stress sia il più difficile da gestire ed affrontare
4) Tra gli ostacoli che incidono in modo determinante nell’affrontare le politiche sulla sicurezza le mancanze di risorse sia economiche che di personale e/o di tempo incidono per il 36% , la mancanza di consapevolezza del 26%.
5) Le piccole imprese necessitano di un adeguato supporto tecnico nell’affrontare una concreta ed efficace valutazione dei rischi.

Tali risultati evidenziano gravi lacune soprattutto nelle piccole e medie imprese che non tengono in considerazione il problema sicurezza; tra le imprese di più grandi dimensioni, in cui è presente un rappresentante ufficiale sulla sicurezza, si è riscontrata una maggiore attenzione al problema dei rischi psicosociali nuovi ed emergenti: dallo stress lavoro-correlato, al bullismo, al mobbing, alle altre forme di violenza fisica e mentale all’interno delle strutture lavorative.
I risultati ottenuti permettono di approcciare in modo più efficace la prevenzione dei rischi lavorativi perché identificano le misure più idonee, le forme di miglior supporto all’elaborazione delle procedure di valutazione rischi da parte del personale addetto.
Il direttore dell’EU-OSHA Jukka Takala, ha così commentato l’indagine: “Nel pieno della crisi finanziaria, il 79% dei dirigenti esprime la propria preoccupazione per lo stress sul lavoro, già riconosciuto quale peso notevole sulla produttività europea… è senza dubbio allarmante che il 26% delle organizzazioni dell’UE abbia predisposto procedure per affrontare lo stress”.
Continuando nel commento dei risultati il direttore Jukka Takala ha anche evidenziato quanto sia importante, ed in alcuni casi necessario, il supporto in competenze, assistenza e strumenti tecnici per prevenire e gestire in modo efficace il processo di gestione del rischio e dell’attuazione delle misure preventive, certo che così si potrà garantire una forza lavoro più produttiva in grado di migliorare la redditività e la competitività economica delle imprese europee.
L’indagine ESENER è un indicatore paneuropeo dei risultati raggiunti nel settore della salute e  sicurezza sul lavoro e dovrebbe essere preso in considerazione dai rappresentanti politici per scegliere la strategia più adeguata da applicare in relazione ai rischi psicosociali, in continuo aumento e diffusione grazie alle nuove conquiste del progresso, che provocano numerosi cambiamenti al mondo del lavoro.

Link utile: www.esener.eu

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