GINEVRA – Si è celebrata ieri con iniziative in tutto il mondo la Giornata per l’igiene delle mani indetta dall’Oms per sensibilizzare sul ruolo che la pulizia delle mani può avere sul prevenire la diffusione di germi resistenti ai farmaci.
Tema sviluppato dal 2009 dalla Giornata è Save lives: clean your hands, lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità per promuovere la disinfezione delle mani in ambito medico, tema che per questa edizione è stato accompagnato dallo slogan No action today, no cure tomorrow.
Nelle strutture sanitarie l’igiene delle mani può salvare vite, al contrario la sua mancanza è causa di trasmissione di germi e malattie. Nei paesi ad alto reddito il 7 % cento dei pazienti ricoverati possono contrarre un’infezione causata da germi trasferiti dalle mani degli operatori sanitari. La percentuale cresce del 10% nei paesi a reddito medio basso e aumenta ulteriormente al 30% tra i malati più vulnerabili o ricoverati in terapia intensiva.
I pazienti nel mondo che ogni anno sono colpiti da infezioni nosocomiali si stimano in centinaia di milioni.
Un rapporto diffuso dall’Oms nei giorni scorsi documenta inoltre che molte delle infezioni ospedaliere più comuni (ad esempio quelle del tratto urinario, del sito chirurgico, dei polmoni e del sangue ) sono causate da batteri in cui si rilevano alti tassi di resistenza antibiotica. Caso esemplare è quello Staphylococcus aureus (Mrsa) ceppo la cui resistenza è stata rilevata nel 44 % dei casi in America latina , il 40% negli ospedali dell’africa occidentale e il 38 % in quelli europei.
La cura di infezioni causate da batteri antibiotico resistenti è ancora più difficoltosa, i pazienti devono essere sottoposti a terapie intensive, più costose e invasive e che a volte falliscono. Al contrario quando sono adottati adeguati comportamenti per l’igiene delle mani le guarigioni aumentano passando da meno del 60% a circa il 90% con una riduzione di infezioni da Mrsa fino al 24%.
Con la campagna Save lives: clean your hands Oms intende quindi intervenire per diffondere maggiori conoscenze e promuovere comportamenti corretti facendo capire che l’unica soluzione per ridurre il numero di infezioni è prevenirne la trasmissione attraverso frequenti lavaggi delle mani o sfregamenti con gel a base alcolica.
Sono 5 i momenti in cui lavarsi le mani è essenziale:
- prima di toccare un paziente;
- prima di una manovra asettica (quale l’inserimento di cateteri);
- dopo esposizione a un liquido biologico;
- dopo il contatto col paziente;
- dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente.
Per approfondire: Good hand hygiene by health workers.