Con il titolo “Più risorse per l’efficienza energetica delle scuole”, il Ministero dell’Ambiente informa sulle specifiche novità introdotte nel pacchetto delle misure del Consiglio dei ministri del 13 giugno.
Per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari, infatti, sono stati previsti finanziamenti a tasso agevolato per un importo complessivo di oltre 300 milioni che vengono concessi attraverso il fondo rotativo “Kyoto*”.
Ai finanziamenti si applicherà un tasso di interesse dello 0,25%**. L’uso del Fondo è, peraltro, condizionato dall’ottenimento di risultati concreti degli interventi per il miglioramento, in tre anni, del parametro di efficienza energetica dell’immobile di almeno due classi, (nella scala riferita a valore medi europei che va dalla lettera “A”, bassi consumi, a “G”, alti consumi)***.
Le misure per le scuole si aggiungono al Piano da 7 mila miliardi, in estate saranno eseguiti 2.700 lavori di manutenzione straordinaria, a luglio inizieranno quelli per il decoro e il ripristino funzionale e ancora i 1.266 lavori per la ristrutturazione o nuova costruzione, “per un valore medio di un milione di euro ciascuno e un investimento complessivo di oltre un miliardo e duecento milioni”. I dati sul Piano erano stati forniti alcuni giorni fa dal sottosegretario all’istruzione Reggi che aveva anche reso noti i dati Censis, in questa materia, di fine maggio****.
* Il Fondo è stato istituito con la Finanziaria del 2007 per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto (“Legge Kyoto”). Per il primo ciclo di programmazione, concluso il 14 luglio 2012, la Kyoto aveva assegnato risorse per 200 mln di euro, ripartiti per “misure” e per aree regionali.
** Viene così dimezzato il tasso previsto dalla Legge Kioto, che è dello 0,50%.
*** La fruizione capillare delle risorse è stata favorita con il coinvolgimento di tutto il sistema bancario che ha la possibilità di operare con la Cassa Depositi e Prestiti. “Le Banche aderenti rilasciano la comunicazione dei parametri di affidabilità economico finanziaria e la fideiussione bancaria, possono concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto non coperta dal finanziamento agevolato”.
**** “Degli oltre 41 mila edifici scolastici statali, il Censis ha stimato che in 24 mila gli impianti elettrici, idraulici e termici non funzionano, sono insufficienti o non a norma. In 9 mila strutture gli intonaci cadono a pezzi, mentre in 7200 edifici occorrerebbe rifare tetti e coperture. Sono inoltre 3.600 le scuole che necessitano di interventi sulle strutture portanti e 2 mila quelle che espongono 342 mila studenti al rischio amianto. Solo un quarto degli stabili è stato costruito dopo il 1980. Più del 15% è stato realizzato prima del 1945, altrettanti tra il 1945 e il 1960, mentre il 44% risale all’epoca 1961-1980”.
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