DUBLINO – Pubblicata da Eurofond una scheda di analisi del rapporto Eqls (Quality of life in Europe: Trends 2003‑2012) riguardante in particolare le preferenze sugli orari di lavoro delle persone over 50.
A causa del progressivo invecchiamento della popolazione europea è aumentata la percentuale di persone over 50 che lavorano. Contemporaneamente però si è registrato un calo dei livelli di occupazione anche per questa categoria.
Circa la metà dei pensionati vorrebbe tornare a lavorare, ma spesso part-time. Si tratta soprattutto di giovani pensionati, con un buono stato di salute, un livello di istruzione alto e con precedenti esperienze professionali. Il 45% delle persone di età over 50 attualmente impiegate vorrebbe invece trascorrere meno ore al lavoro. Il 25% ritiene che l’orario di lavoro debba essere ridotto di 5 ore a settimana.
Il divario tra l’orario di lavoro desiderato e l’orario effettivo aumenta all’aumentare dell’età della persona, in tutti gli Stati membri dell’UE. La situazione però si ribalta per gli over 65, che se continuano a lavorare, è perché sono pienamente soddisfatti del proprio impiego, indipendentemente dall’orario e dal livello di reddito.
Molti dei lavoratori over 50 si prendono cura di genitori anziani o disabili: il 7% di essi è impegnato quotidianamente, a fronte del 5% delle persone sotto i 50 anni.Questo comporta una maggiore difficoltà di conciliazione casa-lavoro: il 21% di queste persone ha dichiarato di essere in difficoltà, una quota maggiore se confrontata ad esempio con la quota di lavoratori che ha segnalato problemi di conciliazione casa-lavoro dovuti alle necessità dei figli (16%).
Per approfondire: Foundation findings: Work preferences after 50.