GINEVRA – Migrazione equa: una agenda per l’Ilo questo il titolo del rapporto del direttore generale dell’Ilo, Guy Ryder, presentato nel corso della 103ª Conferenza internazionale del lavoro conclusasi lo scorso 12 giugno.
Il fenomeno migratorio nel Mondo è in aumento, costante, sono attualmente 232 milioni i migranti, una quota significativa dell’intera forza lavoro globale. Gli schemi della migrazione inoltre si stanno evolvendo rapidamente, mettendo in discussione ogni idea sull’argomento acquisita in passato.
La migrazione oggi coinvolge infatti la maggior parte dei Paesi e degli Stati membri dell’Ilo sia come luoghi d’origine, che di transito, che di destinazione. Occupa quindi un posto centrale nei programmi nazionali, regionali e mondiali, è spesso percepita come un’emergenza.
In particolare la migrazione resta troppo spesso associata a violazioni del lavoro e della dignità umana, di fronte alle quali l’Ilo non può abdicare alle sue responsabilità. Resta quindi di primaria importanza per il direttore generale Ryder, tracciare un bilancio delle politiche passate ed identificare al contempo con maggiore chiarezza i prossimi passi.
Sono otto i punti del programma strategico che Ryder propone, per far sì che l’Ilo possa contribuire allo sviluppo del fenomeno migratorio come scelta e non necessità, nel rispetto dei diritti di tutti i lavoratori, nel paese di origine e nei paesi di destinazione:
- promuovere il lavoro dignitoso nei paesi d’origine, e l’aiuto al ritorno dei lavoratori migranti;
- formulare i programmi di migrazione regolare ed equa nel quadro dei processi di integrazione regionale;
- promuovere accordi bilaterali volti ad una migrazione regolamentata ed equa tra stati membri;
- attuare processi di reclutamento equi;
- contrastare le situazioni inaccettabili;
- attuare un approccio basato sui diritti;
- contribuire al rafforzamento di un’agenda multilaterale basata sui diritti in materia di migrazione;
- potenziare la collaborazione tra datori di lavoro, lavoratori e governo e aumentare le conoscenze in materia.
Per approfondire: Migrazione equa: un’agenda per l’ILO