BONN – Si è tenuta a Bonn, il 10 e 11 giugno una riunione di rappresentanti governativi, medici ed esperti dei registri dei tumori dei sedici Stati membri della Regione europea dell’Oms. Tema dell’incontro l’amianto, la prevenzione e cure contro uno dei rischi maggiori per la salute ambientale nella Regione europea dell’Oms, fattore responsabile della metà delle morti per cancro associabile a condizioni e luoghi di lavoro.
Nell’incontro di Bonn i delegati si sono riuniti per valutare in primo luogo i progressi compiuti nell’attuazione della Dichiarazione di Parma su ambiente e salute, sul patto siglato in Italia nel 2010 che ha previsto lo sviluppo di programmi nazionali sui rischi di esposizione ad agenti cancerogeni, tra cui l’amianto, e la loro eliminazione entro il 2015.
Hanno inoltre evidenziato la necessità di avviare programmi di formazione per gli operatori sanitari in modo che sappiano rilevare tempestivamente le malattie asbesto correlate, la necessità di istituire registri in ogni Stato utili alla raccolta ordinata di tutti i dati.
Infine si è discusso delle problematiche connesse alle operazioni di bonifica e smaltimento della fibra killer, chiedendo un supporto all’Oms per sviluppare adeguate strategie di gestione dei rifiuti e individuare i materiali con cui sostituire l’amianto.
Tutti i rappresentanti hanno concordato sul fatto che il modo più efficace per eliminare le malattie correlate all’amianto sia quello di bandirne l’uso in tutte le forme. Attualmente sono 37, tra cui l’Italia, gli stati nella Regione europea Oms che hanno vietato l’uso di amianto in ogni sua forma.
Per approfondire: Making the European Region free of asbestos-related diseases.