L’ultimo settore di indagine Insula preso in esame è quello Rspp (l’Inail ne ha intervistati 631).
La maggioranza sostiene che l’atteggiamento dei lavoratori della propria azienda nei confronti della Ssl risulta “molto” e “completamente” disciplinato nel 48,9% dei casi, “attivo e partecipe” nel 42,4%, “consapevole” nel 40,6%, “interessato” nel 39,3% e “resistente al cambiamento” nel 32,8%.
Quanto agli ostacoli per una efficace gestione della sicurezza aziendale, le condizioni più frequentemente individuate, in termini di punteggio medio su una scala da 0 a 10 (0 = “non costituisce affatto un ostacolo” e 10 = “costituisce sicuramente un ostacolo”), sono risultate a) la scarsità di risorse economiche, di tempo e/o personale (6,9); b) l’eccessivo numero di adempimenti obbligatori (6,8) e c) l’eccessiva rigidità da parte degli Organi di Vigilanza (6,3).
Per quanto riguarda le motivazioni che possono spingere un’azienda ad affrontare le questioni relative alla sicurezza, gli intervistati attribuiscono maggiore importanza agli adempimenti di obblighi di legge (6,8/10), seguiti dalle richieste dei lavoratori o di loro rappresentanti (6,7).
Le richieste dei lavoratori o dei loro rappresentati sono ritenute meno importanti nel settore Agricoltura (5,6/10) ma più importanti, rispetto al dato generale, nel settore Industria (7,2).
Alla domanda “quali sono le azioni che possono contribuire a migliorare la gestione della Ssl”, gli intervistati hanno risposto che le più efficaci risultano essere:
- la semplificazione delle normative vigenti (7,7/10);
- il potenziamento della formazione e dell’informazione dei lavoratori (7,1);
- l’accrescimento della qualificazione professionale delle figure responsabili della sicurezza in azienda (6,7);
- il miglioramento della comunicazione con gli OdV (6,7).
Sulla fiducia nell’operato delle istituzioni pubbliche nel campo della prevenzione e controllo della sicurezza sul lavoro, il 40,6% dei Rspp che hanno aderito all’indagine Insula dell’Inail, si ritiene “abbastanza” fiducioso e il 26,3% si dichiara “molto” e “completamente” fiducioso.
Formazione. Il 72,6% ha partecipato negli ultimi cinque anni ad almeno un corso di formazione o aggiornamento sulla Ssl in qualità di Rspp. Relativamente alla formazione specifica effettuata in qualità di Rspp, circa la metà del campione intervistato (47,5%) la ritiene “molto” o “completamente” utile ed il 46,4% la ritiene comunque “abbastanza” utile.
Sulla durata della formazione prevista dal TU 81/2008 per lo svolgimento delle funzioni di Rspp, il 51,0% degli intervistati che hanno partecipato ad un corso negli ultimi anni la ritiene “abbastanza adeguata” e il 35,0% la ritiene complessivamente “molto” o “completamente”. In riferimento all’efficacia delle diverse modalità con cui è effettuata la formazione dei lavoratori (art. 37 del TU), i Rspp riportano un punteggio medio più alto per la formazione in aula, svolta da docenti sia esterni (7,4), sia interni all’azienda (7,2). Minore efficacia viene attribuita alla modalità di e-learning (4,0).
I rapporti con le figure della prevenzione, nell’insieme, vengono definiti “collaborativi”: nell’82,8% con il Rls, nell’81,8% con il Mc, nel 78,5% con il Dl e nel 78,2% con i lavoratori.
Per concludere, Rsppe definizione del concetto di tutela della sicurezza aziendale. Nel 33,2% dei casi è “una responsabilità condivisa con i lavoratori”, nel 23,1% è “un dovere morale nei confronti dei lavoratori”, nel 14,4% è “un valore aggiunto” e nel 13,3% “un investimento per l’azienda”. Circa il 15,0% lo ritiene “un obbligo di legge” o “un capitolo di spesa rilevante per l’azienda”.
E il TU 81/2008? Il 51,7% dei 631 Rspp dell’indagine Inail ritiene che il livello di tutela dei lavoratori sia aumentato a seguito dell’entrata in vigore della normativa attuale. Il dato è emerso in particolare nelle grandi (79,4%) e nelle medie aziende (58,6%) rispetto a quelle piccole (41,3%) e micro (45,3%).
Continua lunedì 11 agosto 2014: operatori Spsal
Leggi anche:
risposte Rls
risposte Medico competente
risposte datori di lavoro
approfondimento Insula, risposte lavoratori