ROMA – Le moto agricole, dopo i trattori, rappresentano la più frequente causa di infortuni gravi e mortali provocati da mezzi in movimento. Per questo motivo il Ministero del Lavoro ha inteso intervenire sula materia con una circolare che ribadisce la necessità di adeguare i macchinari alla normativa.
Il problema nasce dal fatto che le macchine agricole operatrici semoventi, e tra queste le moto agricole, risultano spessissimo prive di appropriate misure di protezione: nelle macchine utilizzati dagli operatori agricoli spesso mancano dispositivi che li proteggano in caso di capovolgimento, quali ad esempio cinture di sicurezza o barre di protezione. Data l’elevata probabilità di rischio di ribaltamento cui gli operatori sono esposti nella abituale conduzione della loro attività lavorativa l’adeguamento dei macchinari alle norme di sicurezza risulta di priorità assoluta. Solo macchine provviste di idonei presidi tecnici possono garantire la tutela della sicurezza dei lavoratori.
Ma a chi spetta operare gli interventi di adeguamento
- Per quanto riguarda l’immissione sul mercato di nuovi esemplari, l’obbligo ricade sui produttori
- Per quanto riguarda l’adeguamento di macchine già in servizio, questa spetta agli utilizzatori
Per effetto delle disposizioni di cui all’allegato V al D.Lgs 81/ 2008 sussiste a cario degli utilizzatori un vero e proprio obbligo di procedere all’adeguamento. Per valutare le soluzioni tecniche più adatte, idonee ed efficaci per ogni mezzo e ogni situazione di lavoro sono state prodotte dall’Ispesl delle Linee Guida che riguardano l’installazione dei sistemi di ritenzione del conducente e l’installazione e dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento.
Per quanto riguarda la sicurezza delle macchine agricole sono in fase di ricerca e implementazione anche nuovi dispositivi, quali quelli presentati in queste pagine prodotti da Landini. Data la complessità e le possibili difficoltà cui utilizzatori possono andare incontro nella scelta e realizzazione dei dispositivi di sicurezza è prevista la costituzione di un tavolo di lavoro indetto dall’Inail che elabori un documento tecnico di riferimento.
In attesa del’emanazione di questo documento si sottolinea la necessità di avvalersi di suddetti macchinari non ancora adeguati solo previa approfondita valutazione dei rischi e conseguente adozione di tutte le precauzioni possibili quali affidare i lavori a personale esperto e condurre accurata ispezione della condizione dei suoli in materia da evitare di esporre i lavoratori a rischi troppo elevati.