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Efsa, linee guida valutazione esposizione pesticidi, operatori lavoratori residenti

PARMA – Linee guida per la valutazione dell’esposizione ai pesticidi. Pubblicata da Efsa Autorità europea per la sicurezza alimentare, una nuova metodologia armonizzata per il calcolo del rischio e la protezione nell’uso dei prodotti utilizzati sulle piante, metodologia indicata per quattro gruppi di popolazione: operatori, lavoratori, residenti, astanti.

Guidance on the assessment of exposure of operators, workers, residents and bystanders in risk assessment for plant protection products. La guida, sulla bozza della quale Efsa lo scorso aprile ha indetto una consultazione pubblica, è stata ideata per supportare i valutatori del rischio e i produttori di pesticidi che devono presentare richieste di autorizzazione. Valuta l’esposizione per via non alimentare, ma per inalazione, assorbimento cutaneo, ingestione su tramissione mano-bocca.

Come detto sono quattro i gruppi di popolazione interessati, questi:

  • Operatori: agricoltori di professione che svolgono attività legate all’applicazione di pesticidi, come la miscelazione e il caricamento dei pesticidi nei macchinari, o l’azionamento, la pulizia, lo svuotamento e la riparazione di tali apparecchiature.
  • Lavoratori: coloro che, nell’ambito della propria attività lavorativa, operano in aree in cui si utilizzano pesticidi o che maneggiano colture trattate con sostanze chimiche.
  • Residenti: coloro che vivono, lavorano o vanno a scuola nelle vicinanze di una zona in cui vengono utilizzati pesticidi e che non adottano misure protettive, come l’indossare indumenti speciali, per ridurre l’esposizione.
  • Astanti: coloro che possono trovarsi all’interno o nelle vicinanze di una zona trattata con pesticidi e che non attuano misure di protezione”.

Il documento è stato affiancato da un nuovo tool, ancora dedicato all’utente, che permette di effettuare valutazioni dell’esposizione e che sollecitato con dati riporta scenari realistici e i casi peggiori di esposizione.

Efsa ricorda: “Tutte le stime danno per scontato che, nel trattare i pesticidi, gli operatori e i lavoratori si attengano alle procedure di sicurezza universalmente ammesse, note come “buone prassi agricole”.

Così Jose Tarazona, responsabile unità Pesticidi Efsa: “Le linee guida rappresentano un enorme passo in avanti per l’armonizzazione della valutazione dell’esposizione ai pesticidi per operatori, lavoratori, residenti e astanti a livello di UE. Il centro di raccolta dati e lo strumento sviluppati dall’Efsa offrono una piattaforma di lavoro unica alle persone incaricate di valutare i rischi dell’esposizione ai pesticidi. Ora la comunità scientifica possiede un linguaggio comune e un insieme di definizioni condivise per poter discutere e perfezionare ulteriormente questo approccio”.

Mobilitazione. L’Autorità per la sicurezza alimentare comunica che le linee guida contengono delle incertezze, derivanti da mancanza di dati, in particolare in merito all’esposizione dei residenti. “L’Autorità fa pertanto appello agli scienziati degli Stati membri, agli organismi di ricerca e ai produttori affinché contribuiscano a colmare queste lacune in vista del continuo aggiornamento delle linee guida”.

“Le linee guida rappresentano un solido punto di partenza, ma si tratta di un progetto ancora in fieri” – ha aggiunto il Jose Tarazona – “La cosa più importante è che esse contribuiscono a individuare le lacune a livello di dati. Invitiamo tutti i membri della comunità scientifica a generare e fornire le informazioni necessarie per rafforzare ulteriormente questa metodologia”.

Info: Efsa linee guida pesticidi 

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