ROMA – Il presidente dell’Inail Marco Fabio Sartori e il Direttore generale Giuseppe Lucibello hanno incontrato associazioni e sindacati per fare un bilancio sul cosiddetto Click Day, di cui Quotidiano Sicurezza ha già scritto riportando critiche e primi dati.
Necessario un incontro pacato e approfondito tra le parti, che desse il giusto peso alle critiche rivolte all’ente ma anche agli apprezzamenti per gli aspetti innegabilmente positivi dell’iniziativa intrapresa.
La comunicazione più importante è che l’operazione incentivi ha assunto per l’INAIL un carattere strutturale, questo vuol dire che sarà ripetuta e implementata: l’INAIL conta di poter mettere a disposizione delle aziende 750 milioni di euro, entro il 2013.
Ma al di là delle prospettive future l’incontro ha permesso un confronto tra le parti che hanno sì rimarcato critiche ma anche messo in luce gli aspetti positivi e di innovazione dell’iniziativa.
L’INAIL si fa carico delle critiche ricevute riguardo i problemi tecnici di accesso allo sportello telematico ma difende comunque l’idea che era alla base di una procedura che ha permesso in tempi molto brevi di assegnare i fondi a disposizione. Una procedura diversa avrebbe dilatato di molto i tempi di assegnazione: ci sarebbero potuti volere mesi o anni, invece l’operazione si è conclusa in poche settimane.
Interessanti inoltre i dati che riguardano a chi sono stati assegnati i fondi: la quasi totalità (il 98%) è andato a finanziare progetti promossi da micro, piccole e medie imprese.
I progetti finanziati sono stati 1438 di cui
- il 49%, 711, presentati da microimprese (con un numero di dipendenti minore di 10);
- il 37%, 539, presentati da piccole imprese (con un numero di dipendenti minore di 50);
- l’11,5% , 166, presentati da medie imprese (con un numero di dipendenti minore di 200).
Soli 22 progetti sono stati presentati da grandi imprese con oltre 500 dipendenti.
I dati sono riportati nel dettaglio in questa tabella.
Interessanti inoltre i dati sui comparti che usufruiranno maggiormente degli incentivi: al primo posto il manifatturiero (41,7%) e a seguire il settore edile, l’agricolo e il commercio.
Da rilevare il fatto che usufruiranno degli incentivi imprese dei settori storicamente più a rischio e in cui si registrano il maggiore numero di incidenti.
Questi quindi i fattori di successo cui Sartori ha fatto riferimento nell’incontro in cui ha dichiarato “Inoltre, e voglio rimarcarlo con soddisfazione, credo che siano pochi gli esempi di un Istituto pubblico che , con sforzi davvero considerevoli, sia riuscito a restituire alle imprese parte del loro denaro”