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Infortuni lavoro donne nel 2013, in itinere, agricoltura industria e servizi, dati Inail

ROMA – 206.528 infortuni sul lavoro denunciati nel 2013 per le gestioni agricoltura, industria e servizi, dipendenti in conto Stato, pari al 34,1% dei 606mila infortuni nel totale, 38.500 infortuni denunciati per quanto riguarda le studentesse delle scuole pubbliche, 900 dalle casalinghe.

Questi alcuni dei dati sugli infortuni sul lavoro che nel 2013 hanno interessato le donne, diffusi dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail in occasione della Giornata internazionale 8 marzo 2015.

Nel nostro Paese le donne rappresentano il 52% della popolazione in età lavorativa (oltre i 15 anni), mentre quelle con un impiego, quantificate dall’Istat in 9,3 milioni, sono pari al 41,6% del totale degli occupati e sono concentrate prevalentemente nel Centro-Nord. Dall’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail alla vigilia dell’8 marzo emerge, in particolare, che le 207mila denunce relative a infortuni occorsi alle lavoratrici nel 2013 nelle tre gestioni principali corrispondono a una riduzione del 5,6% rispetto al 2012, ma il calo è stato inferiore rispetto alla diminuzione complessiva (-7,8%) e a quella relativa ai lavoratori (-8,9%)”.

In un momento storico e statistico nel quale il numero di donne occupate è sceso dal 2012 al 2013 di 128mila unità, il calo degli infortuni per quanto riguarda le tre gestioni principali evidenziate da Inail nel rapporto ha interessato l’agricoltura, passata da 8.647 denunce del 2012 alle 7.963 del 2013 (-7,9%), quindi industria e servizi da 188.894 casi a 177.378 (-6,1%) e dipendenti conto Stato da 21.212 a 21.187 (-0,1%).

Per quanto riguarda le attività, tra le mansioni più a rischio per numero di incidenti femminili rispetto agli infortuni maschili si trova al primo posto il personale domestico (88,2%), quindi sanità e servizi sociali con il 73,1%, il confezionamento di articoli di abbigliamento con il 72,3%. 74,% di infortuni femminili anche nei dipendenti statali, con le scuole sia pubbliche che private che nel 2013 hanno fatto registrare incidenti accaduti a lavoratrici pari all’86% del totale, 86% di 13mila infortuni.

Il 18% degli infortuni femminili ha riguardato il tragitto casa-lavoro, una quota che è pari al 53% di tutti gli infortuni in itinere, sia femminili che maschili.

“I casi mortali pari al 9,2% del totale. La differenza di genere rispetto agli infortuni in itinere si allarga ulteriormente se si concentra l’analisi sui casi mortali relativi alle tre gestioni principali: tra le lavoratrici, infatti, un decesso su due è legato al rischio strada, mentre tra i lavoratori solo un incidente mortale su cinque avviene in itinere. Nel 2013 sono state 69 le donne morte sul lavoro, pari al 9,2% del totale (746). Rispetto al 2012 si contano due casi in più, a fronte di una diminuzione del 15,2% delle morti tra gli uomini (121 casi in meno)”.

Malattie professionali. Sono state 14.945 le denunce presentate da donne nel 2013, ovvero il 29,1% del totale e prendendo in considerazione il quinquennio 2009-2013 sono aumentate del 55%. L’87% delle denunce ha interesasto patologie osteo-articolari e muscolo-tendinee (per gli uomini il 63% delle denunce ha interessato tale tipologia). Nel dettaglio, 3.031 malattie professionali denunciate hanno riguardanto la sindrome del tunnel carpale.

Info: Inail dati infortuni sul lavoro donne nel 2013

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