FIRENZE – Tutelare la propria gravidanza sul lavoro. Questo l’argomento di una nota pubblicata di recente nell’area Sicurezza lavoro del sito della Regione Toscana, nella quale vengono elencate misure e leggi per la tutela della gravidanza, segnalando una brochure informativa e le Linee guida regionali sul Decreto legislativo 151/2001 realizzate nel 2003.
Testo unico 151 del 2001
Tutela della salute riproduttiva, valutazione dei rischi, diritto alla sospensione dal lavoro. La nota prende avvio dalle norme previste dal Dlgs 151/2001, ovvero dal Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 e ricorda come sia vietato far lavorare le donne nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi che seguono la nascita.
Il divieto per il periodo di gravidanza sale poi a tre mesi qualora la lavoratrice sia impegnata in mansioni gravose per la sua salute e per quella del nascituro, con estensioni delle norme di tutela previste nel caso di lavori pericolosi e insalubri o per i quali è d’obbligo l’astensione fino a sette mesi dopo il parto.
E ancora, la lavoratrice ha diritto a essere sospesa dal lavoro o spostata ad altra mansione nel caso di gravi complicanze per la gravidanza o forme patologiche preesistenti, e nel caso in cui le condizioni di lavoro o dell’ambiente lavorativo fossero considerate dannose.
Dopo aver segnalato i riferimenti per la presentazione delle domande di astensione pre e post partum, ovvero la Direzione provinciale del Lavoro, la nota allega i due documenti citati, brochure e linee guida.
Sicurezza sul lavoro
La brochure è stata realizzata da Regione Toscana e Servizio sanitario. Titolo: Metti al sicuro la tua gravidanza – I primi mesi sono quelli più a rischio – Non aspettare, informati.
Si tratta di un volantino che contiene indicazioni su i maggiori rischi per le donne sul lavoro. Lavoro nocivo, infezioni, prodotti chimici, tutela, cosa fare.
Contiene suggerimenti come: “Il lavoro è nocivo se…… sei costretta a stare in piedi a lungo; sollevi o trasporti pesi; svolgi attività faticose; ti trovi in ambienti caldi, freddi,
rumorosi; lavori con impianti o attrezzature che producono vibrazioni o radiazioni; lavori su mezzi di trasporto; lavori di notte. In gravidanza tutte queste attività sono vietate”.
Oppure: “in gravidanza la presenza di prodotti chimici può provocaredanni alla tua salute e a quella del bambino fino a 7 mesi di vita! Attenzione! l’elenco dei prodotti nocivi è molto più lungo! Chiedi al medico competente e ai medici del lavoro del Dipartimento di Prevenzione della tua Azienda USL!”.
A corredo del documento, l’elenco completo dei contatti di tutte le sedi di zona delle varie Asl della Regione. Massa Carrara, Luca,Prato, Pisa, Livorno, siena, Arezzo, Grosseto, Firenze.
Quindi le linee guida. Si tratta di una pubblicazione del 2003, curata dalle stessa Regione e che ha titolo Tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici madri – Linee guida al decreto legislativo 151/2001.
Un lungo formale e dettagliato documento, sulla normativa, competenze, leggi italiane ed europee.
Questo l’indice:
- Inquadramento della normativa di tutela delle lavoratrici madri D.Lgs.151/2001;
- Compiti e ruoli delle figure del sistema di prevenzione aziendale. Il medico competente – il Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (essendo un’edizione del 2003, si riferisce ovviamente alla normativa precedente il Testo Unico sicurezza 81/2008 ed essenzialmente ai D.Lgs. 645/96 e D.Lgs. 626/94 Nda);
- Linee direttrici dell’Unione Europea;
- Rischi generici – Rischi specifici.
Info: Regione Toscana tutelare la gravidanza sul lavoro
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