Con la telematizzazione del certificato medico di malattia, l’Inps riceve le certificazioni attestanti lo stato di temporanea incapacità al lavoro dei lavoratori dei settori pubblico e privato, attraverso il Sistema di accoglienza centrale (SAC).
Con una circolare del 13 luglio, l’Istituo fa rilevare che, dall’osservazione dei dati inseriti nei certificati telematici, è emerso che persiste da parte di alcuni medici curanti l’abitudine di non valorizzare correttamente il campo note di diagnosi con l’inserimento di una diagnosi comprensibile (nel falso convincimento di preservare la privacy dei propri assistiti) bensì di alcuni caratteri “non senso” che, tuttavia, consentono comunque il soddisfacimento dei requisiti informatici per l’invio del certificato.
Anche per questo l’Istituto ha inteso apportare delle novità procedurali per una maggiore correttezza della gestione del sistema.
Fra le novità, il reinserimento del codice “3” (diagnosi mancante) che consente di semplificare le attività di comunicazione con l’utenza mediante la predisposizione in automatico della relativa lettera, esonerando l’operatore dall’inserimento manuale della precisazione da effettuare in caso di anomalia generica.
Inoltre, la visualizzazione del campo “Emod/grav (E/G)” che permette
l’inserimento dei valori “E” (emodialisi/cicli di cura ricorrenti) e “G” (malattia connessa allo stato di gravidanza) con segnalazioni delle specifiche casistiche presenti nel certificato, da usare a fini amministrativi.
Nel sistema viene istituito il codice di esclusione “E” dalle visite mediche di controllo richieste d’ufficio. Il medico Inps, durante l’analisi del certificato, ha così l’opportunità di escludere uno specifico certificato dal flusso dell’applicativo Data mining, qualora la diagnosi evidenzi una condizione di gravità tale che sconsigli o addirittura controindichi il controllo domiciliare disposto d’ufficio (es. oncopatie metastatiche, stati terminali, situazioni post chirurgiche di interventi demolitivi, ecc.).
In merito alla funzionalità dell’applicativo SAViO e “con riguardo alla necessità di un aggiornamento costante del calendario dei medici di lista”, la circolare raccomanda il corretto utilizzo dei codici indicati con il messaggio n. 3451 del 21.5.2015, avvertendo in particolare che il codice “R” dovrà essere utilizzato nei “soli casi di rotazioni previste sia per il sabato/domenica e festivi sia, in caso di assegnazione del medico di lista ad altra Struttura territoriale con conseguente inserimento dello stesso in altro calendario mensile”.
Ultima precisazione. Il codice “V” dovrà essere utilizzato per indicare le indisponibilità del medico di lista da giustificare validamente secondo quanto previsto dalla normativa vigente (periodi di malattia, partecipazioni a convegni o richiesta di periodi di sospensione per ristoro delle capacità psico-fisiche)**.
* Da esercitare secondo “ponderato discernimento clinico e medico legale”.
** Questi periodi non possono superare i 150 giorni nell’arco degli ultimi 12 mesi, che si sommano ai 30 giorni di indisponibilità senza giustificazione per un totale di 180 giorni negli ultimi 12 mesi e, comunque, di 365 nell’ultimo quadriennio.
Info: Inps messaggio 13 luglio 2015 certificazione di malattia