GINEVRA – 1,25 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa degli incidenti stradali. Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte fra i giovani tra i 15 e i 29 anni. Questi alcuni degli allarmanti dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità nel suo rapporto globale sulla sicurezza stradale 2015.
Global status report on road safety 2015
Secondo il rapporto Oms, la metà delle morti in strada ha colpito pedoni, ciclisti e motociclisti, ovvero i soggetti più vulnerabili ed esposti agli incidenti. Il 48% delle persone morte avevano un’età compresa tra i 15 e i 44 anni. Il 73%, ovvero i tre quarti dei casi di incidenti mortali hanno interessato uomini e i giovani uomini sotto i 25 anni hanno una probabilità di rischi che supera di tre vole le giovani donne.
Rischi e cause
Queste alcune delle cause maggiori di incidente, che equivalgono quindi ai rischi più frequenti e sui quali lavorare per la prevenzione e la sensibilizzazione.
Velocità. Un pedone colpito da una vettura che viaggia a 50 km/h orari ha una probabilità di morire pari al 20%, che si triplica fino al 60% se la macchina viaggia a 80 km/h.
Alcol alla guida. “Il rischio di essere coinvolti in un incidente aumenta in modo significativo con concentrazioni di alcol nel sangue (BAC) superiori a 0,04 g / dl”. “I giovani conducenti inesperti e sono soggetti a un aumento del rischio di incidenti stradali, quando sono sotto l’influenza di alcool, rispetto ai conducenti più anziani e più esperti”.
Quindi ancora, uso dei caschi, guida distratta. “La distrazione causata da telefoni cellulari è in grado di mettere in pericolo le performance. Chi usa i cellulari ed è alla guida può avere: tempi di reazione più lenti (in particolare tempo di reazione in frenata, ma anche di reazione ai segnali stradali), ridotta capacità di mantenere la corsia giusta, e le distanze”.
Politiche e prevenzione
Oms afferma che il numero di morti per incidenti stradali nel mondo si sta stabilizzando, ma persistono in ogni caso differenze evidenti tra aree geografiche e Paesi, con 79 stati che hanno registrato una diminuzione dei casi e 68 che al contrario ne hanno visto un aumento.
Attualmente sono 105 i Paesi che hanno leggi adeguate sulle cinture di sicurezza, 47 quelli che prevedono adeguati limiti di velocità come i 50km/h nei tratti urbani, 34 quelli con limiti per l’assunzione di alcol alla guida pari a 0,05 g di alcol nel sangue e 0,o2 per i giovani. 44 i Paesi con leggi adeguate sull’uso del casco e 53 con normative adeguate per i bambini a bordo.
Il rapporto Oms è il terzo della serie riguardanti il Decennio di iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020 delle Nazioni Unite e rientra nelle attività della 2030 Agenda for Sustainable Development 2030.
Info: Oms Global status report on road safety